Quali sono le regole che i percettori dell’Assegno Unico devono seguire relativamente alla compilazione del 730?
L’Assegno Unico per i figli a carico rappresenta senza ombra di dubbio uno degli aiuti economici più importanti introdotti negli ultimi anni e rivolti alle coppie che decidono di metter su famiglia. Ma, accanto al beneficio di un introito fisso mensile che i genitori potranno ricevere per molti anni impiegandolo per le spese legate alla crescita dei propri figli, vi sono anche molti dettagli “fiscali” che occorre conoscere.
Infatti molti sono stati i cambiamenti, relativamente alla dichiarazione dei redditi, che i contribuenti si sono ritrovati davanti in seguito all’introduzione di questa misura. Come dunque l’assegno unico va inserito sul 730, come influenza i redditi da lavoro e, soprattutto, si può detrarre? Scopriamo tutte le regole connesse a questa preziosa forma di aiuto.
Assegno unico e 730: quali sono le regole da seguire
Sicuramente uno dei quesiti più diffusi correlati ad Assegno unico e dichiarazione dei redditi è se i figli a carico possano essere inseriti nel 730/2024 allo scopo di poter sfruttare le relative detrazioni fiscali. Ricordando peraltro che la misura introdotta negli ultimi anni è entrata in vigore in sostituzione della detrazione per figli a carico fino a 21 anni, ad oggi la norma prevede che i figli a carico siano coloro che abbiano un reddito non superiore a determinate soglie.
Questo anche nel caso di non convivenza con il contribuente, ovvero 2.840,51 euro lordi (compresi gli oneri deducibili) oppure, nel caso di età superiore a 24 anni, 4000 euro lordi. Per quanto riguarda l’assegno unico, esso viene erogato dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni per i maggiorenni a carico (nel caso di figli con disabilità non sono previsti limiti di età).
Nel caso di figli tra 18 e 21 anni però, è obbligatorio svolgere un tirocinio con reddito inferiore a 8000 euro, essere registrato come disoccupato (ed in cerca di lavoro) o frequentare un corso di formazione scolastica, professionale o di laurea. Il valore dell’ISEE del nucleo familiare determinerà l’importo della misura.
Da marzo 2022 non è più disponibile la detrazione per i figli a carico e dunque non la si potrà ottenere nel 730/2024. Qualora però il figlio avesse già 21 anni nel 2023 e non abbia ricevuto l’assegno unico, il contribuente potrà inserirlo sul 730 beneficiando della detrazione; questo a patto che il reddito non abbia superato i 4000 euro.