Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Tre punti voluti, tre punti conquistati. Contrasto dopo contrasto, respiro dopo respiro. Anche quando la sfortuna sembrava ancora una volta aver voluto mostrare il proprio tocco beffardo con l’infortunio di Giandonato nel riscaldamento, anche quando l’apnea dei minuti finali sembrava non dovesse avere fine, l’Olbia è riuscita a compiere un colpo di reni in più di una generosa Pistoiese, mettendo in cascina un successo pesantissimo in ottica salvezza.
La vittoria di questo pomeriggio proietta i bianchi, che vantano un credito di tre partite da recuperare sulle dirette concorrenti, a quota 34 punti in classifica, a meno 3 dalla Giana Erminio virtualmente salva e a più sette dalla stessa olandesina, oggi punita da King Udoh che al 39′ capitalizza al meglio con un diagonale di destro un pallone caparbiamente recuperato, difeso e rifinito da La Rosa.
Con carattere, cuore e tanta maturità agonistica, l’Olbia ha avuto ragione di un avversario che, dopo aver colpito il palo al 3′ con un colpo di testa di Momentè, nel secondo tempo aveva guadagnato campo e tenuto il pallino del gioco. Certo, a ben vedere il computo delle occasioni create, probabilmente l’Olbia la spunterebbe anche ai punti. Perché tra il piazzato di Biancu alto di poco, la sgroppata da centometrista di Arboleda conclusa con un tiro cross insidioso e la punizione di Ragatzu dal limite, nel primo tempo i bianchi hanno legittimato in anticipo il vantaggio maturato in chiusura di frazione.
La ripresa, indubbiamente, ha suonato tutt’altro spartito, per quanto nelle prime battute l’Olbia si fosse portata sul 2-0 ancora con Udoh, lesto a correggere in rete una mischia in area, prima che l’arbitro annullasse, probabilmente per un tocco di braccio sul duello aereo di La Rosa. Lo stesso numero 3 biancolbiese che, pochi istanti dopo, ha avuto sulla testa la palla giusta, ma l’impatto non è stato dei migliori. Dal 55′, momento del triplice cambio per Sottili che mette dentro Valiani, Chinellato e Mazzarani, è iniziata invece un’altra partita.
Di sofferenza, anzitutto, per un’Olbia che dal 60′ ha dovuto fare a meno di uno stoico Lella. Al suo posto il 2003 Belloni che, con Occhioni e Demarcus già in campo dal 1′, è andato a comporre un terzetto made in Olbia Calcio. L’Olbia, a corto di energie, inevitabilmente si è abbassata e ha lasciato giocare la Pistoiese, provando comunque a colpire in contropiede con le forze residue. Al 57′ Tornaghi ha compiuto un autentico il miracolo, balzando nei pressi del palo e deviando in corner un tiro angolatissimo di Simonetti posizionato poco fuori dal limite dell’area.
Al 66′ Udoh è sgroppato via sulla destra e ha messo dentro per Ragatzu, ma la difesa toscana è riuscita a ricomporsi nell’intercetto. Sono state le ultime cartucce di un King superbo che all’80’ ha lasciato il posto a Gagliano. Nell’ultimo quarto d’ora l’Olbia sia chiusa a riccio respingendo con acume tattico e concentrazione gli assalti arancioni. Tanto che tra l’84’ e l’87’ ha addirittura sfiorato il gol da freezer prima con Arboleda (all’ennesima sgasata coast to coast della partita) e poi con Belloni, che, accentratosi dalla destra, ha concluso col mancino chiudendo l’angolo un centimetro di troppo.
I 5′ di recupero sono serviti a far lavorare le coronarie, ma tutto è rimasto sotto controllo. I tre fischi di Luciani si sono tramutati in tre punti.
Coach Canzi : “Quella di oggi è stata una vittoria fondamentale ed era l’unica cosa che contava conquistare. Ci voleva una prestazione di sostanza per vincere e così è stata“.