Si è celebrata allo Stadio del Vento di Aritzo la quinta edizione del Trofeo Sardegna che ha visto Olbia e Cagliari opposte in un test amichevole in preparazione ai rispettivi campionati. L’incontro tra le due massime espressioni del calcio professionistico isolano ha visto prevalere il Cagliari che si è imposto su un’Olbia volitiva e ben disposta in campo con il punteggio di 3-0.
Come di consueto, il Trofeo Sardegna, patrocinato del Banco di Sardegna, ha previsto la donazione di un contributo in beneficenza, destinato quest’anno ai territori della Sardegna colpiti dagli incendi.
LA PARTITA. I rossoblù partono forte e al 5′ sbloccano la gara con un’imbucata di Biancu che da posizione centrale batte Ciocci. Il Cagliari spinge alla ricerca del raddoppio, ma l’Olbia si difende con ordine trovando, all’occorrenza, nel giovane portiere cagliaritano un ottimo ultimo baluardo sulle conclusioni di Deiola e Ceter. I bianchi guadagnano fiducia con il passare dei minuti e al 21′ una bella verticalizzazione di Palesi esalta la corsa di Udoh che fa secco Ceppitelli con una sterzata ma calcia senza precisione verso la porta. Il Cagliari risponde con un fraseggio che mette in evidenza la superiorità tecnica e va vicino al raddoppio al 30′ con un colpo di testa di Ceter su cross di Biancu. L’ultimo sussulto del primo tempo, tuttavia, è di marca bianca, con i rossoblù che ringraziano Radunovic per la provvidenziale doppia parata su Udoh e Palesi.
Nella ripresa Canzi manda in campo lo stesso undici del primo tempo e l’Olbia parte con il piglio giusto manovrando bene e arrivando al cross in un paio di circostanze. Al 50′ Ciocci è superlativo sul missile di Pereiro, ma al 56′ nulla può sul tiro ravvicinato di Ceter che vale il 2-0 rossoblù. A completare l’opera, al 61′, ci pensa Marin che scaglia all’angolino basso un tiro dai venti metri. Al 64′ inizia la lunga girandola dei cambi con l’Olbia che inserisce in campo forze giovani e fresche che continuano a battagliare in campo dando del filo da torcere al Cagliari fino al triplice fischio finale che innesca l’applauso dei circa 250 spettatori accorsi sugli spalti.
PREMIAZIONI. Nel post partita spazio alla cerimonia delle premiazioni. In rappresentanza del Banco di Sardegna, Antonio Garrucciu (Responsabile Ufficio Relazioni Esterne e Attività di RSI) e Giannina Balia (Responsabile Direzione Generale Centro) hanno premiato la squadra squadra vincitrice e Gaston Pereiro, indicato come migliore giocatore in campo. Alessandro Marino, presidente dell’Olbia, e Mario Passetti, direttore generale del Cagliari, hanno quindi omaggiato il Banco di Sardegna.
Al termine del Trofeo Sardegna, Max Canzi si è fermato in zona mista per commentare la prova della sua Olbia al cospetto del Cagliari: “Sono moderatamente soddisfatto di quanto la squadra ha saputo fare oggi e in generale del lavoro svolto in queste prime settimane di ritiro. Venivamo da una prestazione non alla nostra altezza, oggi invece l’atteggiamento in campo era quello giusto e si sono intravisti anche sprazzi di buon calcio. Vedo miglioramenti costanti e questo è molto importante“. L’Olbia 21/22 inizia a prendere forma: “Abbiamo la fortuna di avere un buon gruppo di giocatori e un vantaggio competitivo legato al fatto che non abbiamo cambiato progetto e impianto della rosa. Certo, alcuni giocatori importanti è andato via, qualcuno è andato al Cagliari (riferimento a Biancu a Altare, ndr), ma sapremo sostituirli nel modo giusto“. La nuova stagione è alle porte: qual è l’obiettivo? “Ripartiamo dal fatto che siamo consapevoli delle nostre qualità e dei nostri difetti e, come dicevo prima, non abbiamo dovuto costruire da zero. Quanto all’obiettivo, per me è sempre molto semplice: fare meglio dell’anno precedente”.
Davanti ai cronisti anche il regista del centrocampo bianco, Manuel Giandonato: “Ci aspettavamo una gara di questo tipo contro una squadra di due categorie superiore alla nostra. Abbiamo cercato di mettere in campo le nostre idee, alle volte ci siamo riusciti bene, altre meno, ma nel complesso si è trattato di un buon test per noi“. Sempre più leader del centrocampo, Giandonato non teme le responsabilità: “Per me è naturale assumere responsabilità in un centrocampo giovane che ha grandi potenzialità di crescita. Lo spirito battagliero sarà l’elemento che dovrà contraddistinguere questa squadra. L’obiettivo? Come minimo ripetere i 48 punti conquistati l’anno scorso. Poi vedremo“.