Un solo punto raccolto nelle prime tre giornate di campionato: questo è il magro bottino del Cagliari, il cui avvio di Serie A è coinciso con un periodo di forma decisamente no. Anche lo scorso anno furono due le sconfitte (e un pareggio) nelle prime tre gare di campionato, con il sodalizio sardo che si ritrovò sin da subito a sudare le proverbiali sette camicie per riuscire a conquistare una insperata salvezza che arrivò soltanto a due giornate dalla fine delle ostilità nel girone di ritorno. L’avvio zoppicante di stagione da parte dei rossoblù è coinciso anche con l’esonero di Leonardo Semplici dalla panchina: è l’allenatore ex Sassuolo ad aver pagato per tutti, nonostante l’obiettivo salvezza raggiunto nella passata edizione del campionato. Secondo i bene informati, quello tra il tecnico toscano e la proprietà del Cagliari è stato un amore che, in realtà, non è mai sbocciato pienamente, tanto che già alla fine dell’ultimo campionato si era fatto con insistenza il nome di Ivan Jurić, oggi sulla panchina del Torino, quale obiettivo di mercato della dirigenza rossoblù. Come noto, il croato ha poi firmato un triennale con la società di Urbano Cairo e, alla prima occasione utile, il Cagliari ha dato il benservito al suo – ormai ex – allenatore Semplici.

Dal ritorno in Serie A nella stagione 2016/17, il Cagliari Calcio – emblema sportivo di un’intera regione insieme alla Dinamo Sassari nella pallacanestro – non è mai andato oltre il 14esimo posto nella classifica di fine campionato, tuttavia facendo vedere dei buoni sprazzi di calcio giocato, soprattutto negli ultimi due gironi di andata. Come detto, quest’anno il torneo per i rossoblù è partito non nel migliore dei modi, con due sconfitte ed un pareggio che hanno relegato la formazione sarda già agli ultimi posti della classifica e tra le squadre in lotta per non retrocedere secondo gli analisti delle scommesse Serie A come Betway, insieme alle neo promosse Salernitana, Venezia ed Empoli.
Dal 2014, anno in cui l’imprenditore Tommaso Giulini ha rilevato la società cagliaritana dopo ventidue anni di presidenza di Massimo Cellino, il Cagliari ha cambiato ben 10 volte allenatore. Da Zdeněk Zeman all’esonero di Semplici, in questi sette anni sono transitati sulla panchina cagliaritana Gianfranco Zola, Gianluca Festa, Massimo Rastelli, Diego López, Rolando Maran, Walter Zenga ed Eusebio Di Francesco. Oggi i tifosi del Cagliari si trovano costretti di nuovo a patire per la propria squadra, sperando che il cambio di allenatore porti alla fine i risultati sperati. Quello che stanno vivendo in queste settimane è (sportivamente) uno dei momenti più bui della storia della gloriosa società rossoblù.
In ragione di questo, sui forum, sui social e sulle varie chat, intanto, si infiamma il dibattito circa il colpevole (o i colpevoli) di questo sciagurato inizio di campionato. Ad onor del vero, giova ricordare che la prestazione negativa (2-2) contro lo Spezia (a Cagliari) è comunque arrivata a calciomercato ancora aperto, con le voci sul possibile addio di Nahitan Nández e con la partenza a sorpresa del leader Radja Nainggolan (finito all’Anversa in Belgio) che hanno destabilizzato lo spogliatoio proprio prima dell’esordio in Serie A contro i liguri. La sconfitta contro il Milan (4-1 senza appello a San Siro) e quella interna contro il Genoa alla terza (per giunta dopo essere stati in vantaggio 2-1) non ha fatto altro che confermare il momento negativo del gruppo rossoblù, chiamato adesso a rialzare prontamente la testa per il prosieguo della stagione.