Sin dai primi giorni dell’emergenza sanitaria, l’Unione dei comuni del Coros presieduta da Carlo Sotgiu ha messo in campo tutta una serie di misure contro la diffusione del Coronavirus. Una su tutte ha riguardato il servizio di raccolta dei rifiuti, che va avanti in base ai calendari di raccolta e di recupero distribuiti ai cittadini. Per motivi di sicurezza si è deciso di chiudere gli ecocentri, la cui apertura sta ora avvenendo gradualmente, pur garantendone la normale funzionalità Inoltre sono state sospese le attività di distribuzione dei kit di raccolta.
Dal 31 marzo è stato attivato un circuito di raccolta “Covid-19” dedicato esclusivamente alla gestione dei rifiuti prodotti da abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone o in quarantena obbligatoria. Ai nuclei è stato comunicato di interrompere la raccolta differenziata e di conferire i propri rifiuti utilizzando almeno 2 sacchetti, uno dentro l’altro. La loro gestione è stata affidata all’Ati che, avvalendosi di appositi mezzi di vasca, si occupa della loro raccolta porta a porta, della loro sanificazione, della segnalazione di “rifiuti provenienti dal circuito gestito in emergenza COVID-19” nella regolare documentazione di trasporto e del conferimento in discarica.
Questo tipo di gestione andrà avanti anche in questa cosiddetta fase 2.