È uno dei luoghi simbolo della sagra di Sant’Efisio la famosa chiesetta di Nora, costruita nel punto esatto dove il santo fu martirizzato. Un luogo molto caro ai pulesi ma che, ormai da qualche anno, richiede urgentemente dei lavori di ristrutturazione. Alcune parti dell’edificio, infatti, risultano deteriorate: le travi in legno risultano deteriorate, in alcuni punti dell’edificio sono presenti infiltrazioni e umidità, serve una manutenzione degli infissi così come è urgente la ricucitura di alcune lesioni longitudinali.
Usando le parole di oggi della sindaca di Pula, Carla Medau, «la nostra Chiesa di Sant’Efisio è come un malato illustre». Si sta cercando in ogni modo di riportarla al suo antico splendore. Non più tardi di ieri di è svolto un sopralluogo al quale hanno partecipato, tra gli altri, gli ingegneri incaricati dell’università di architettura di Cagliari e dell’ingegner Luca Baire per fare il punto della situazione su alcuni lavori che dovrebbero a breve.
La regione ha già stanziato 78mila euro, ma per la Medau non sono sufficienti: «c’è assoluto bisogno di un intervento più significativo per il quale stiamo già avanzando delle richieste all’assessorato regionale ai lavori pubblici». Un monumento, a suo modo di vedere, «che dobbiamo monitorare e curare tempestivamente perché fa parte della nostra storia, della nostra identità e del futuro di questo meraviglioso territorio». Consideriamo la nostra Chiesa di Sant’Efisio, come un malato illustre che dobbiamo monitorare e curare tempestivamente perché fa parte della nostra storia, della nostra identità e del futuro di questo meraviglioso territorio.