«Lo sport è un grande strumento di aggregazione, ma non solo. È un settore che supporta il percorso di crescita e formazione di giovani e adulti, con una grande valenza sociale». Sono queste le parole pronunciate dall’assessora comunale allo sport del comune del Porto Torres nel corso dell’incontro, avvenuto via Skype, con le associazioni sportive locali. Tra le varie idee messe in campo, quella di creare degli spazi all’aperto con dotazioni logistiche da concedere, a titolo gratuito o quasi. Le associazioni hanno posto l’accento sul fatto che certe hanno attivato i protocolli di sicurezza e hanno chiesto alla giunta di valutare la concessione di contributi per sostenere i pagamenti delle tasse comunali, o proporre l’esenzione totale dei canoni comunali per questo periodo di inattività.
«Tante categorie stanno chiedendo contributi. Le cifre a disposizione del Comune di Porto Torres, considerando le tante imprese e associazioni che svolgono attività – ha aggiunto il vicesindaco Zirulia – non possono soddisfare le richieste e su questa partita è indispensabile un forte intervento del Governo e della Regione». Sul fronte dei contributi l’amministrazione si è unita al coro delle richieste presentate in Regione dal gruppo di lavoro degli assessori allo sport e al turismo della Sardegna». «Alcune società hanno concessioni nelle strutture comunali, ma ce ne sono altre che svolgono attività in strutture private sostenendo costi fissi che con lo stop sono diventati insostenibili», ha aggiunto la Rassu. Inoltre gli operatori legati alle attività del mare hanno chiesto al Comune di farsi da tramite con la Capitaneria di porto per avere delucidazioni sull’accesso nelle spiagge e individuare apposite aree di ingresso.
«Abbiamo risposto – ha concluso l’esponente della giunta Wheeler – anche a singoli questioni presentate dalle associazioni, chiedendo all’ufficio competente di occuparsene e di verificare se è possibile dare il via libera alla ripresa degli allenamenti, nelle modalità consentite dalle norme».