Il comune di Gavoi ha dato il via libera alla gara d’appalto per la ristrutturazione e riqualificazione dell’ex asilo. Obiettivo: farlo diventare una sala polivalente per eventi culturali, musicali, convegnistici e di aggregazione sociale. Un progetto molto atteso per il quale l’amministrazione comunale ha stanziato 300mila euro dal bilancio.
«Un’altra delle opere che fortemente interessano il nostro paese si appresta ad essere realizzata grazie a un percorso nato all’interno delle Commissioni che hanno discusso il bilancio partecipato e grazie a un lavoro puntuale del tecnico incaricato e dell’Ufficio Tecnico comunale – ha dichiarato l’assessore al territorio, Ivan Urru -. Abbiamo destinato a quest’opera uno stanziamento importante dal bilancio con il fine ultimo di rendere sicuro, fruibile e funzionale lo stabile, e decorosa tutta l’area del Giardino Comunale, che presto avrà una struttura d’appoggio dedicata alla cultura e alla aggregazione. Una sala polivalente che mancava alla comunità per accogliere le numerose iniziative che si tengono a Gavoi anche nei mesi invernali».
«I lavori all’ex Esmas – ha aggiunto Urru – si aggiungono a quelli già realizzati in questo scorcio del 2020 (efficientamento energetico e sostituzione degli infissi in Ludoteca e Biblioteca), a quelli mandati a bando nei giorni scorsi per la strada rurale di Sa Itria, al completamento delle pertinenze del nuovo Campo Sportivo, del palazzo municipale, del ripristino della Cava Nodu Gurrai, del restauro della piazzetta S’antana noba e di quelli che verranno nei prossimi mesi: la ristrutturazione del cortile interno della Scuola Elementare, la messa in sicurezza e il consolidamento di muraglioni pericolanti e altre opere legate al piano straordinario delle Manutenzioni».
Le domande dovranno essere presentate entro le 23.59 del 16 giugno. «Siamo di fronte – ha concluso l’assessore – a un fortissimo impegno dell’amministrazione nella realizzazione di importanti opere pubbliche e nell’immissione nel mercato del lavoro di ingenti somme che non potranno che ristorare una economia che fatica in questo momento di crisi dovuto alla pandemia».