«Il comparto artigiano sta vivendo una situazione drammatica, catapultato all’interno di una realtà stravolta da una grave emergenza sanitaria; come in un effetto domino, le nostre imprese sono cadute, una dopo l’altra, nella disperazione dell’incertezza di un futuro, in un presente privo di incassi, ma oberato da impegni debitori necessari al proseguo delle proprie attività, scontrandosi inoltre con una sleale concorrenza da parte degli abusivi». A pronunciare queste parole è stata la presidente provinciale della Confartigianato di Sassari che ha inviato una lettera ai 66 sindaci della provincia per chiedere di ridurre e prorogare i termini di versamento della tari, e la rimodulazione per chi ha dovuto chiedere l’attività, e dell’imu.
«Chiediamo ai Sindaci – così la Lai – un atto di coraggio per far rinascere le aziende e tutta l’economia. Bisogna restituire fiducia ai nostri imprenditori e cittadini, con scelte inedite e coraggiose che pongano gli imprenditori a ripartire». Tra le richieste anche una rivisitazione in termini di riduzione e proroga del versamento del canone annuale per l’installazione dei mezzi pubblicitari, verificando l’annullamento o il rinvio del pagamento delle rate della Tosap. Non manca un accenno alla lotta contro l’abusivismo.
«Senza sostegni e interventi adeguati si rischia che dopo lo stop molte imprese non siano in grado di riaprire – proseguono Lai e il segretario provinciale della Confartigianato di Sassari Antonio Alivesi. Siamo certamente consapevoli degli sforzi che ogni amministrazione comunale sta facendo per rispondere all’emergenza pandemica, contrastare la diffusione del virus e sostenere la popolazione tutta. La Confartigianato è per questo impegnata a sostenere le imprese e attraverso loro tutte le famiglie, che dalle attività artigianali ricavano sostentamento».
«Nell’ottica di una pronta collaborazione con le Istituzioni, stile che ha sempre contraddistinto l’Associazione a tutti i livelli – concludono Lai e Alivesi – ci permettiamo di dare qualche suggerimento al fine di far giungere, attraverso le scelte delle Amministrazioni, un messaggio di rassicurazione alle imprese e di un’unità di intenti che ci vede tutti proiettati a percorrere la strada di una faticosa e progressiva ripresa del sistema produttivo».