Acquistare prodotti dalle aziende agricole per poterli destinare alle famiglie. È questa l’idea presentata da Coldiretti Sardegna al presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana.
«In un momento così difficile – ha dichiarato il presidente Battista Cualbu – riteniamo che dobbiamo dare tutti il meglio di noi e cercare di trasformare in opportunità questa pesante crisi, attivando iniziative di economia circolare, come per esempio la spesa amica 100% sarda per le famiglie in difficoltà».
Nonostante la crisi, il mondo delle campagne ha continuato la sua attività. Ma tuttavia, come rimarca il direttore Luca Saba, «sta penalizzando pesantemente alcuni settori come agriturismo, florovivaismo, viticoltura ma anche suinicoltura e altre aziende, così come lo è stato qualche settimana fa per i carcioficoltori, per la chiusura delle strutture e dei loro tradizionali canali commerciali determinando lo spreco di cibo, rimasto nei campi oppure anche ulteriori spese e lavoro per lo stoccaggio del prodotto e degli animali in azienda».
«Una azione che potrebbe essere realizzata – ha aggiunto Cualbu – utilizzando i fondi comunali, liberati e destinati dal cosiddetto decreto Cura Italia, artt. 109 e 112, per interventi anche di carattere economico e sociale, come l’acquisto di prodotti delle aziende agricole da destinare alle famiglie. Sulle modalità ci giungono in soccorso alcune buone prassi già attuate da Enti locali con la nostra collaborazione. Attraverso procedure di affidamento dell’attività ad imprese specializzate nell’acquisto, trasformazione e consegna dei prodotti, piuttosto che con dei veri e propri contributi assegnati ad associazioni di volontariato».