I sindacati del teatro lirico sono sul piede di guerra per l’avvio delle procedure del Fis per i lavoratori del teatro lirico di Cagliari decise dal consiglio di indirizzo e dal soprintendente. «Si tratta di uno strumento da utilizzare soltanto dopo un’attenta analisi e in caso di grave dissesto – hanno dichiarato i segretari Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil -. Riteniamo indispensabile recuperare il confronto mancato, anche con il consiglio di indirizzo, per discutere di queste alternative che consentirebbero di ragionare anche della prospettiva, ad esempio su come ci si attrezza per la riapertura del Teatro».
Nei giorni scorsi è stata anche inviata una richiesta di incontro al sindaco Paolo Truzzu, presidente della Fondazione, allo stesso sovrintendente e a tutto il Consiglio di indirizzo.
«Al momento – concludono le sigle sindacali – dobbiamo prendere atto della disattenzione ottenuta sin qui, mentre sarebbe indispensabile il massimo impegno di tutti i soggetti coinvolti per governare la delicata fase che investe la principale azienda culturale sarda. Se questa è la reazione, oltretutto con la conferma del Fis, al sindacato non resterà che intraprendere tutte le iniziative possibili per tutelare i lavoratori e le loro famiglie».