209 pazienti ricoverati tra il 18 aprile e il 17 maggio, al loro ingresso nel Pronto Soccorso del Santissima Annunziata di Sassari, e poi ospitati nei reparti, non sono risultati positivi al Coronavirus. Lo ha stabilito un algoritmo realizzato attraverso uno studio dell’Aou di Sassari.
«La positività di un solo tampone rinofaringe su 209 – si legge – conferisce all’algoritmo validato un elevato valore predittivo negativo che, in questo caso, potrebbe essere ulteriormente rafforzato dalla verosimile bassa prevalenza di malattia nella popolazione». Nessuno dei pazienti Covid improbabili durante il ricovero ha sviluppato malattia Covid e il 99,5% delle analisi sul tampone, fa sapere ancora l’azienda di viale San Pietro, sono risultate negative «L’algoritmo validato – ha dichiarato il dottor Paolo Pinna Parpaglia – si è dimostrato un validissimo supporto decisionale per i pazienti con patologie acute che necessitano di ricovero ospedaliero. È stato predisposto con lo scopo di evitare la penetrazione del virus all’interno dell’ospedale e salvaguardare la sicurezza di pazienti e operatori, consentendo di identificare una popolazione con infezione Sars-Cov2 altamente improbabile».
«La maggiore tempestività e accuratezza della valutazione clinico-strumentale, prevista dall’algoritmo – ha sottolineato il commissario straordinario Giovanni Maria Soro –, con l’impiego ancora più estensivo dei test con tampone, così come stabilito dalle disposizioni della direzione sanitaria, garantirà certamente un innalzamento ulteriore del livello di sicurezza per tutti. Consentirà, inoltre, di sviluppare procedure e percorsi, adeguati e compliance con le nuove linee guida della Società italiana di Medicina dell’emergenza-urgenza, che ci guideranno per le prossime fasi dell’epidemia».
«La fase 2 della pandemia – ha concluso Soro – è un periodo in cui gli indirizzi nazionali/regionali e internazionali, insieme alle linee guida delle società scientifiche, si aggiornano continuamente in relazione al progredire della conoscenza del virus e all’efficacia delle azioni messe in campo per la prevenzione e il contrasto. Alle singole aziende, in base alla loro caratterizzazione specifica strutturale, tecnologica e organizzativa spetta il compito di declinarli nel loro contesto e adeguarli, anche sulla scorta dell’esperienza dei casi trattati in termini di efficacia e sicurezza. Spetta loro aggiornare le modalità operative dei sanitari, così come ha fatto dall’Aou sin dall’inizio della fase di emergenza e come continuerà a fare nella fase 2».