La Sardegna è conosciuta per il pane carasau che gli archeologi ci raccontano essere parte dell’alimentazione dei nostri antenati gia prima dell’anno mille. Nel tempo è diventato il simbolo della cultura pastorale in quanto preparato dalle donne per essere portato dagli uomini nelle loro permanenze al pascolo poiche si manteneva a lungo e faceva da companatico al formaggio che naturalmente non poteva mai mancare. Al giorno d’oggi ce ne sono tante versioni dalla semplice a quelle aromatizzate alle erbe al famosissimo pane Guttiau ed è diventato un elemento importante negli estri culinari dei nostri chef regionali.
Tutti quelli che vengono in Sardegna se ne innamorano, saporito, croccante una droga che non si smetterebbe mai di mangiare.
Ma quando perde la sua croccantezza non si sa cosa farne. Non amo buttare il cibo in generale e in periodi duri come questo diventa ancora piu difficile pensare di sprecarlo.
Ed è per questo motivo che oggi vi propongo due versioni di recupero del pane carasau ideali come antipasti ma anche per una cena in piedi o da portare a una scampagnata.
Come sempre le ricette sono duttili e si possono cambiare gli ingredienti. Nella prima proposta possiamo scegliere vari tipi di formaggi, l’importante che si sciolgano perché l’effetto croccante del pane e il formaggio fuso con la forza e la salinità del tonno sono un connubio fantastico.
Nella seconda ipotesi possiamo sostituire il salmone con verdure di stagione stufate, con funghi o carciofi. L’unica cosa importante è la nostra fantasia e la voglia di provare nuove associazioni magari utilizzando prodotti locali e di stagione. Si potrebbero proporre anche come contenitore per il gelato!
A voi provare la versione che vi ispira di più. Buon appetito!!!
Ingredienti per 4 persone – circa 8/10 cestinetti – versione morbida
-pane carasau
-200 gr formaggio Brigante o similare
-100 gr tonno affumicato
-200ml vino bianco
Procedimento
Tagliare a tocchetti abbastanza piccoli il formaggio e a listarelle il tonno. Imburrare i pirottini di alluminio o se l’avete una teglia per i muffin. In una pirofila grande riempire col vino bianco e acqua tiepida e immergeteci il pane carasau per ammorbidirlo, deve diventare maneggevole al punto che vi consenta di foderare i pirottini, lasciatene qualche pezzetto che fuoriesca perché seccandosi prende forme molto carine. Non preoccupatevi se si spezza fate dei collage perché poi col calore si compatterà. Nel mentre accendete il forno a 160° e una volta pronti poggiateli sulla leccarda e infornate.
Dovete stare attenti che il pane si deve asciugare e perdere gran parte dell’umidità, una volta avvenuto riempite i cestinetti col formaggio e rimettete in forno aumentando la temperatura a 180°. Quando il formaggio è sciolto e i cestinetti sono dorati e croccanti potete toglierli dal fuoco, aspettate qualche minuto e con cautela toglieteli dai pirottini in alluminio (le forbici sono un valido aiuto). Poggiateli su un bel piatto di portata e aggiungete in ognuno una bella manciata di tonno tagliato a listarelle.
Ingredienti per 4 persone – circa 8/10 cestinetti – versione morbida. Versione morbida
-pane carasau qb (in base a quanti cestinetti volete fare)
-2 uova intere
-2 tuorli
-20 gr di amido mais/patate
-panna 250 ml
-latte (se serve)
-50 gr parmigiano
-200 ml di vino bianco
-sale/pepe qb
Procedimento
Mettiamo in una ciotola capiente le uova i tuorli l’amido il parmigiano e sbattiamo con una frusta, oppure con una forchetta, aggiungere la panna, salate e pepate. Assaggiate se va bene di sale. Naturalmente questo procedimento si può fare anche con lo sbattitore elettrico o con una planetaria, ma è talmente veloce che uno lo può fare direttamente a mano. Aggiungere il salmone tagliato a tocchetti. Preparate i cestinetti come descritto prima e riempiteli per tre quarti col preparato e mettete in forno gia caldo a 180°. Ci vorrà una ventina di minuti, sono pronti quando sono dorati e soffici, la consistenza è simile a un soufflè. Toglieteli dai pirottini e servite decorando i cestinetti con fili di erba cipollina.