La storia delle crociere inizia nell’ottocento, con l’introduzione del vapore e l’entrata in servizio dei transatlantici per il trasporto degli emigranti tra Europa e America.
Il primo embrione è datato 1833, con un itinerario di tre mesi nel Mediterraneo a bordo del piroscafo Francesco I battente bandiera del Regno Unito delle due Sicilie. Il viaggio è riservato a nobili, autorità e personaggi facoltosi che si imbarcano a Napoli per navigare tra Sicilia, Grecia, Turchia e trasferire a bordo feste, cene di gala e tavolini da gioco.
Negli anni seguenti non sono molte le iniziative similari, finchè la compagnia Hapag nel 1891 lancia il primo programma di viaggi ricreativi in nave.
L’evoluzione procede lenta ma costante per arrivare al 1912, anno del naufragio del Titanic costruito per dominare le rotte transatlantiche con un servizio di linea all’insegna del comfort in tutte le tre classi. Il suo fiore all’occhiello è certamente il lusso e lo sfarzo riservato ai viaggiatori della prima classe che hanno l’opportunità di attraversare l’Oceano senza rinunciare ai piaceri della vita mondana. Inoltre a bordo è disponibile un originale servizio di travestimento per consentire ai ricchi di provare in incognito l’ebbrezza di una serata nei ponti delle classi inferiori. Ma l’esperienza più apprezzata è riservata alle ragazze e consiste nella visita della vedetta di prua in compagnia di un giovane della terza classe con alti livelli di testosterone.
La prima guerra mondiale e la successiva crisi finanziaria globale bloccano l’evoluzione dei collegamenti marittimi tra Europa e America che riprende negli anni ’30 quando Fincantieri di Genova vara il lussuoso transatlantico Rex; all’epoca è una tra le navi passeggeri più grandi del mondo e per anni sarà detentore del trofeo Nastro Azzurro per la più veloce traversata dell’Atlantico.
Questo nome leggendario ha poi ispirato una linea di elettrodomestici e probabilmente anche la serie tv di successo interpretata dal famoso cane poliziotto.
La seconda guerra mondiale determina un’altra battuta d’arresto, ma ormai il dado è tratto: nel 1948 nasce Linea C, l’antenata di Costa Crociere, ancora focalizzata sul servizio di linea tra Europa e Americhe ma sempre più orientata a combinarlo con le prime forme di turismo per mare.
Il 1956 è segnato dal naufragio dell’Andrea Doria ma l’evoluzione continua inarrestabile e negli anni ’60 c’è un’altra pietra miliare nel mondo dei viaggi: l’introduzione degli aerei con motore a reazione, meglio noti come jet.
Da allora i collegamenti intercontinentali in volo sono sempre più frequenti, ne consegue il progressivo abbandono dell’impiego dei transatlantici e la riconversione delle navi con nuovi allestimenti pensati per i viaggi di piacere.
Poi arriva il 17 settembre 1976, senza alcun dubbio la data più importante nella storia delle crociere: è infatti il giorno in cui la rete americana ABC trasmette la prima puntata della serie Love Boat. Arrivato in Italia nel 1980, il telefilm crea il mito della vacanza in crociera e alimenta i desideri dei turisti di ogni età.
In questi anni molti sognano la cena di gala al tavolo del Capitano Stubing, un cocktail tropicale preparato da Isaac nel bar a bordo piscina, ma soprattutto una serata romantica in abito elegante con bacio finale sul ponte panoramico.
Grazie alla Pacific Princess e al suo equipaggio, il mondo delle crociere compie un salto di qualità: l’esclusivo viaggio in nave non è più riservato a pochi privilegiati ma diviene accessibile a tutti. Inizia così la planata verso il nuovo millennio, accompagnata ad un immaginario collettivo fatto di lusso, cibo e avventure amorose a prezzi contenuti.
Nei primi anni ’90, le compagnie di navigazione introducono il team di animatori professionisti e ancora una volta il divertimento a bordo assume un ruolo fondamentale. Contemporaneamente il numero delle famiglie è in aumento e la necessità di intrattenere anche i piccoli porta alla nascita del miniclub che regala agli adulti il tempo libero necessario per un po’ di relax, per amoreggiare ma soprattutto per acquistare i servizi di bordo e fare una puntata al casinò.
La clientela diviene più esigente, internazionale ed eterogenea, così si delinea l’esigenza di cambiare il nome con cui sono identificate le persone a bordo: dopo essere stati emigranti, passeggeri e clienti ora sono elevati allo status di ospiti.
L’evoluzione non coinvolge solo la vita di bordo ma anche l’itinerario: per i turisti contemporanei è fondamentale spostarsi continuamente e visitare molti luoghi in poco tempo: di notte si naviga e ci si diverte a bordo, di giorno si va in escursione a terra.
Non importa quanto tempo si trascorre nelle località toccate dal viaggio, cosa viene visto e come, è solo necessario posizionare più bandierine sul mappamondo e più magneti sul frigorifero.
E’ difficile comprendere l’emozione di una visita di Barcellona effettuata con una fila di trenta, oppure descrivere lo sbarco a Geiranger, la destinazione più frequentata dalle crociere nei fiordi norvegesi, dove ondate di 5000 turisti – anzi ospiti – invadono quotidianamente il piccolo villaggio abitato da 300 persone.
Alcuni preferiscono evitare gli sbarchi per godersi la nave meno affollata e rilassarsi a lato della piscina di quindici metri nella quale si rinfrescano un migliaio di persone ogni giorno.
L’inizio del nuovo millennio può essere identificato come l’epoca delle mega navi. In questi anni i più importanti e danarosi armatori del globo si sfidano con l’arma dei cantieri navali per realizzare la nave da crociera più grande al mondo. A gennaio 2021 il primato è detenuto dalla compagnia Royal Caibbean con Symphony of the Seas, un gigante di 362 metri di lunghezza con 18 ponti e 2700 cabine.
Parallelamente si sviluppano anche alcune crociere speciali, come ad esempio le crociere per single che rievocano i fasti di Love Boat e la ricerca dell’anima gemella per mare.
Le prime iniziative sono caratterizzate da una situazione di squilibrio, visto che le ragazze rappresentano un’esigua percentuale del totale dei passeggeri.
In seguito alle numerose lamentele, gli organizzatori hanno inserito un disclaimer per sottolineare che “non si garantisce un uguale numero di uomini e donne a bordo delle navi”.
Poi sono arrivati i social network e la navigazione alla ricerca di avventure amorose si è trasferita in rete.
I primi anni duemila sono anche segnati dalla fine della Pacific Princess: dopo diversi cambi di proprietà, nel 2008 la nave dell’amore approda a Genova per lavori di ristrutturazione che però non sono mai iniziati per via del fallimento della società armatrice. La gloriosa carriera della
di questa nave indimenticabile termina nel 2014 in Turchia dove viene definitivamente smantellata.
Come in passato, anche il naufragio della Costa Concordia avvenuto nel 2012 non ha ostacolato l’impressionante crescita dell’industria delle crociere che è culminata nel 2019 con circa 30 milioni di passeggeri movimentati nel mondo.
Poi è arrivata la pandemia, le grandi eliche si sono fermate e le navi sono ormeggiate nei porti, in attesa di tornare a navigare sul grande oceano dell’amore.