Oggi, 22 settembre 2021 alle ore 21,21, l’equinozio d’autunno ci annuncia la fine dell’estate. I bei colori vivaci dei peperoni, le sfumature viola delle melanzane e il rosso solare dei pomodori stanno per cedere il posto alle sobrie tonalità delle verdure invernali: cavoli, cavolfiori, verze, spinaci e cicoria.
Sulle bancarelle dei nostri coltivatori diretti resistono ancora le belle verdure estive che d’altra parte sono presenti tutto l’anno nei banchi dei supermercati.
Vi consiglio, da nonna e come facevano le nostre nonne, di rispettare quando è possibile la stagionalità nel consumo della frutta e della verdura. Mangiare le verdure nella stagione in cui la natura le produce significa rispettare l’armonia fra uomo e ambiente e seguire i ritmi biologici per mantenerci sani.
Le verdure di stagione, specialmente se sono coltivate localmente, impiegano poco tempo ad arrivare in tavola e mantengono quindi un più elevato contenuto di vitamine rispetto a quelle che, fuori stagione, arrivano da lontano. Più siamo lontani dal momento della raccolta, meno vitamine contengono le verdure. Se poi sono coltivate in serra, portiamo a casa una buona dose di pesticidi e altre sostanze chimiche.
Consumare i prodotti ortofrutticoli, ricchi di vitamine, fibre e sali minerali, nel loro periodo di maturazione naturale è l’ideale per la nostra salute e il nostro benessere.
Ci sono ancora altri i motivi per scegliere prodotti di stagione: conservano il loro sapore e odore caratteristici; si rispetta l’ambiente non inquinando il pianeta con l’impiego di energia artificiale per scaldare ed illuminare le serre e limitando i trasporti che producono inquinamento; diminuisce l’uso di pesticidi: le piante che sono costrette a crescere non secondo il loro ciclo naturale sono più deboli e soggette quindi all’attacco degli insetti. Infine, ma sicuramente altrettanto importante, è il costo che aumenta notevolmente per un prodotto fuori stagione.
Nonna in campagna aveva nell’orto verdura per ogni stagione e quella si consumava per il diletto del palato e per la nostra salute. Prima di lasciarla per il rientro in città e l’inizio dell’anno scolastico, ci preparava un misto colorato di verdure alla griglia.
Raccoglieva, dalle piante ormai alla fine del loro ciclo produttivo, le ultime melanzane, zucchine, peperoni e pomodori dell’anno; accendeva il fuoco e, una volta pronta la brace metteva sulla griglia (noi possiamo usare la piastra sul gas) le verdure tagliate a fette di circa mezzo centimetro, dopo averle fatte riposare – zucchine e melanzane – su un vassoio con poco sale per far uscire l’amaro. Le cuoceva circa 3 minuti per parte e le poneva su un piatto dove le lasciava una decina di minuti prima di condirle con un misto di prezzemolo, aglio, poco sale e poco aceto di vino bianco. Il tocco finale erano alcune foglioline di basilico in superficie e, aggiungo io adesso, una lieve spruzzata di aceto balsamico. Copriva bene con un coperchio e lasciava riposare al fresco fino all’ora di cena.
Un sano regime alimentare prevede la varietà degli alimenti. La natura generosamente ci offre prodotti ortofrutticoli diversi in ogni stagione: consumati sul posto e nella stagione giusta sono più sani, più buoni, favoriscono la biodiversità e hanno un minor impatto ambientale.