Aprire un rubinetto e vedere scorrere acqua fresca: un sogno per le nostre nonne!
Buona parte della giornata di Nonna era occupata nell’approvvigionamento dell’acqua per le necessità quotidiane: lavarsi, cucinare e fare le pulizie indispensabili. Per lavare i panni, c’era un grande lavatoio, coperto da una tettoia dove si recavano tutte le donne del paese per il bucato.
Non c’era l’acquedotto che portava l’acqua potabile fino ai rubinetti di casa – ovviamente non c’erano neppure i rubinetti in casa! Era necessario andare a prenderla alla fontana situata nella zona centrale del paese che serviva tutta la comunità.
Ricordo come Nonna abbracciava l’”orcio” di terracotta smaltato all’interno, lo appoggiava sul fianco e si incamminava verso la fontana comune. Al ritorno, pieno di quel bene prezioso, lo poneva sulla testa protetta da una “coroia”, una ciambella di stoffa che ne assicurava l’equilibrio lasciandole le mani libere, magari per portare per mano la nipotina o qualche erba raccolta lungo il percorso, da preparare per il pranzo.
L’acqua era considerata un bene prezioso e indispensabile alla vita, di conseguenza veniva trattata con rispetto ed usata con parsimonia solo per le necessità fondamentali. Non si sprecava: con l’acqua della pasta Nonna lavava i piatti; con l’acqua di cottura delle verdure, ricca di sali minerali, vitamine, potassio sodio, preparava un ricco minestrone aggiungendo altri ortaggi o legumi. La usava anche per sostituire il burro per la besciamella, e, in alternativa, non avendone necessità in cucina, ci innaffiava, se priva di sale, qualche piantina dell’orto: un ottimo fertilizzante naturale!
Le nostre nonne non sprecavano l’acqua perché non ne avevano molta a disposizione e perché era molto faticoso approvvigionarsene, ma forse anche perché avevano capito che non esiste un elisir naturale che riesca a regalarci, tutti insieme, tanti benefici e soprattutto senza avere alcuna controindicazione.
Il fatto di averla ora così a portata di mano e in grande quantità, ci induce a considerarla come qualcosa di scontato e di banale. Errore madornale! L’acqua è il secondo elemento indispensabile alla nostra vita dopo l’ossigeno ed apporta innumerevoli benefici alla nostra salute.
Forse Nonna non era a conoscenza dei motivi per cui beveva almeno cinque bicchieri d’acqua al giorno. Ma quando sentiva che le forze stavano diminuendo, o era un po’ confusa, il bicchiere d’acqua l’aiutava a recuperare la lucidità, la concentrazione e le energie per proseguire la sua faticosa giornata.
E’ ormai riconosciuto scientificamente come l’acqua aiuti a trasportare l’ossigeno nelle varie parti del corpo, fino al cervello contrastando la disidratazione, una delle cause principali della stanchezza muscolare e mentale.
Mi diceva di bere un bicchiere d’acqua al mattino e uno prima di ogni pasto. Di bere tanto quando faceva caldo e la sudorazione era abbondante. Riteneva che bere molta acqua facesse bene ai reni e al cuore riducendo il rischio di calcoli e di malattie cardiache. Consigli ormai comprovati scientificamente, per ultimo da uno studio dell’Adventist Health Study della California.
Se lamentavo mal di pancia per una pigrizia prolungata del mio intestino, mi invitava a bere più acqua per risvegliarlo… Era a conoscenza dei benefici dell’acqua per favorire il buon funzionamento dell’organismo e anche per la buona salute della pelle e dei capelli.
Bevi, bevi, bevi acqua, mi esortava nonna ed è un consiglio che voglio passare. I dietologi invitano a berne almeno due litri al giorno: per pensare e ricordare meglio, per far funzionare meglio i nostri reni, per digerire più facilmente, per avere una pelle luminosa e per facilitare il transito intestinale.
Non ci rendiamo forse conto di quanto siamo fortunati ad averne tanta a disposizione e così facilmente reperibile. L’acqua esige rispetto: è la più importante risorsa del nostro pianeta, è un bene comune che appartiene a tutti gli abitanti della terra ed è patrimonio dell’umanità – quanti ancora al mondo ne sono privi? L’accesso all’acqua è un diritto fondamentale ed inalienabile che va garantito a tutti.