Durante la settimana contro il bullismo anche Appuntamento al Cinema si dedica a questa tematica.
Sono stati tanti i film che, soprattutto negli ultimi decenni, hanno raccontato questa deprecabile realtà, alle volte romanzandola, alle volte dipingendola nella sua dolorosa veridicità: Carrie- lo sguardo di Satana, l’iconico Mean Girls, Thirteen, Bully, Ciberbully e tanti altri ancora.
Oggi ho deciso di presentarvi però Wonder, un film del 2017, che con la sua narrazione limpida ed elegante racconta la storia di Augustus. La pellicola è l’adattamento dell’omonimo best-seller di R. J. Palacio.
Auggie, un bambino di dieci anni, nato con una malformazione cranio-facciale dovuta alla sindrome di Treacher Collins che lo ha portato a subire 27 interventi, si appresta ad entrare per la prima volta in una scuola e a confrontarsi con altri bambini. Il viaggio di Auggie nel mondo non è un viaggio semplice né facile, perché la sua diversità lo rende subito bersaglio di chiacchiere, di sguardi e domande indiscrete, oltre che il nuovo obiettivo dei bulli della scuola. Nascosto dietro un casco d’astronauta lungo la strada per la scuola, dovrà spogliarsi non solo del casco (un metaforico scudo con cui nasconde il suo aspetto non convenzionale e si protegge), ma anche delle sue difese e delle sue paure, per affrontare la vita vera, quella che sta al di là del mondo protetto di casa sua. Il suo non sarà però un percorso di sole ombre, perché lungo il cammino troverà degli amici veri e imparerà il proprio valore.
Il film è un dramma che scalda il cuore e offre interessanti spunti di riflessione. La storia è infatti quella di una famiglia che si trova a dover prendere decisioni difficili e sofferte, ma essenziali per la crescita di Augustus. Julia Roberts e Owen Wilson interpretano i genitori del bambino e raccontano con delle performance eleganti e efficaci la complessità dell’essere genitori e del dover fare scelte che il loro figlio non capirà e per le quali, all’inizio soffrirà.
Il film testimonia però anche la grande crisi educativa e genitoriale che la nostra società affronta, con bambini -perché sono i bambini i protagonisti principali di questo racconto – lasciati in balia di loro stessi, che si scontrano in modo violento e non costruttivo con l’altro e con il diverso, visto come la preda facile contro la quale sfogare la propria tristezza e frustrazione.
Fun facts:
- La bicicletta che Auggie utilizza è la stessa che utilizza Elliot nel famoso film di fantascienza E.T.- l’Extraterrestre.
- Il trucco di Jacob Tremblay, l’attore che interpreta Auggie, necessitava di un’applicazione di un’ora e mezza per via delle diverse protesi che dovevano essere applicate al suo viso: a completare il look c’erano anche delle lenti a contatto e una parrucca. La maggior parte del pubblico non si rese conto che il bambino fosse interamente coperto di protesi di silicone dalla testa fino alle spalle, compresa anche una protesi dentale.