La saga di Star Wars non ha di certo bisogno di presentazioni. Il franchise ideato da George Lucas è infatti uno dei più famosi e redditizi dell’intera industria cinematografica, ma nel 2012 qualcosa iniziò a cambiare all’interno della Lucas Film, la casa di produzione di Guerre Stellari. La Disney iniziò proprio in quell’anno le trattative per acquistare i diritti della saga spaziale e nel 2015 fece uscire il primo film della nuova trilogia: The Force Awaken (Il risveglio della Forza). Il film riscosse il consenso della critica, ma non convinse il creatore della saga e una parte di fan, che erano rimasti delusi dalla storia raccontata da J.J. Abrams.
Nel 2016 però le cose cambiarono, perché la Disney tolse dal cilindro il Rogue One: A Star Wars Story, il primo film della raccolta Star Wars Anthology, che comprende una serie di film stand-alone (a sé stanti) ambientati nell’universo di Guerre Stellari.
La vicenda inizia poco prima degli eventi raccontati in Una Nuova Speranza: l’Impero ha ormai il pieno controllo del Senato ed è pronto a sedare i focolai ribelli sparsi nei vari sistemi planetari con un’arma terribile e potentissima, la Morte Nera, creata dallo scienziato Galen Erso (Mads Mikkelsen). Galen, costretto dall’Impero a creare l’arma, invia un messaggio al ribelle Saw Gerrera (Forest Whitaker) dove svela di aver costruito la Morte Nera volutamente con un punto debole, che, una volta colpito, porterà alla distruzione della stessa.
Una volta saputa questa informazione, una squadra di volontari, composta da Jyn Erso (Felicity Jones), figlia di Galen, dall’ufficiale ribelle Cassian Andor (Diego Luna), dal droide imperiale K-2SO(Alan Tudyk), da Chirrut Îmwe(Donnie Yen), un monaco cieco che crede nella forza, dal guerriero Baze Malbus (Jiang Wen) e dal pilota imperiale Bodhi Rook (Riz Ahmed) e rinominata Rogue One, decide di recarsi sul pianeta Scarif per rubare i piani della Morte Nera.
Per quanto il film non abbia riscosso un consenso unanime da parte della critica, ha invece convinto i fan e lo stesso George Lucas, grazie all’abilità di riuscire a ricreare l’atmosfera dei precedenti film. Rogue One è un viaggio in un universo che i fan di Star Wars riconoscono e che amano, con personaggi vecchi e nuovi che incarnano perfettamente lo spirito della trilogia originale. Il film regala due ore incredibili su un sentiero che è conosciuto, familiare, ma che è al contempo nuovo. Se con la nuova trilogia targata Disney, alcuni fan avevano perso le coordinate, con Rogue One siamo tutti tornati a casa, una casa che non si può non amare.
Fun Facts:
- Per interpretare Chirrut, la produzione aveva due scelte: Donnie Yen e Jet Li. Yen fu il primo a essere contatto per ragioni di budget, infatti il suo ingaggio era più conveniente rispetto a quello di Li. Nonostante tutto, l’attore non era convinto di accettare la parte, perché le riprese lo avrebbero costretto a rimanere lontano da Londra per cinque mesi. È stato l’amore di suo figlio per la saga a convincerlo ad accettare. Inoltre è sua l’idea di rendere il personaggio cieco.
- Il regista Gareth Edwards ha ricevuto i complimenti da parte di George Lucas in persona e su Twitter ha commentato così la conversazione “It was the most important review to me he’s kind of like God, I will take that conversation to my grave, his opinion means the world to me.” (Per me è stata la recensione più importante perché lui è più o meno come Dio. Porterò quella conversazione con me anche dentro la tomba. La sua opinione è importantissima per me.)