Anche se l’industria cinematografica ancora fatica a raggiungere la parità di genere il cinema ha raccontato le incredibili storie di alcune delle grandi donne che hanno rivoluzionato diversi aspetti della nostra vita.
Sono tante le pellicole che hanno dato voce alle donne, raccontando delle diverse realtà vissute e delle disparità nei vari ambiti del quotidiano: Easy A; Million Dollar Baby; The Iron Lady; Eliabeth – the Golden Age solo per citarne alcuni. Anche il piccolo schermo ha iniziato a regalare donne emancipate e forti, anche nella loro fragilità, come ad esempio Jessica Jones, Cristina Yang di Grey’s Anatomy, le protagoniste di GLOW, o quelle di Pose.
Nel nostro appuntamento di oggi però voglio consigliare due film, diametralmente opposti, ma che raccontano storie che meritano di essere conosciute e spero anche amate: Erin Brockovich- forte come la verità e Il diritto di contare (Hidden Figures).
Erin Brockovich è un film del 2000 con una strepitosa Julia Roberts, che grazie all’interpretazione della para-legale Erin Borckovich portò a casa la statuetta più ambita di Hollywood. Ispirato alla vera storia della donna che dà il titolo alla pellicola, il film racconta di come la protagonista, una donna apparentemente frivola e poco istruita, riesca, solo grazie alla sua intraprendenza, alla sua forza di volontà e all’irreprensibile senso di giustizia a muovere causa alla Pacific Gas and Electric Company, compagnia che aveva contaminato le falde acquifere di Hinkley, provocando tumori ai residenti. Il film è retto tutto da una magistrale Roberts, che interpreta una madre single che non si ferma davanti ai pregiudizi o alle difficoltà, dimostrando quanto poco contino i giudizi preconcetti e quanto invece sia fondamentale il duro lavoro. La donna non è più solo un bel contenitore, un bel corpo strizzato in abiti succinti, ma è il motore dell’azione, il coraggio senza limiti e la forza instancabile.
Il diritto di contare (Hidden Figures) è invece un film del 2016, anche questo ispirato a una storia vera e che ha riscosso un ampio successo di pubblico e di critica, ricevendo anche diverse candidature agli Oscar. Protagoniste del dramma sono Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson, tre donne afro-americane che lavorano alla NASA come matematiche all’inizio degli anni ’60, durante la corsa allo spazio portata avanti da Russia e America.
Le tre donne si trovano a muoversi in un ambiente che è fatto e pensato a misura d’uomo, dove le donne non possono ambire a posizioni di rilievo o di comando e la loro posizione è ancora più difficile perché oltre alla discriminazione di genere devono affrontare anche quella razziale, che costringe, per fare un esempio, Katherine a fare 1.6 km tra andata e ritorno per trovare un bagno riservato alle persone di colore. Nonostante tutte le difficoltà però le tre mostrano il loro valore, non senza fatica e ricordando che non esiste niente che sia per uomo o donna o per bianchi o persone di colore.
Un film che vede tra i suoi interpreti oltre alle tre incredibili attrici: Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monáe, anche Kevin Costner, Kirsten Dunst e Jim Parsons. Questo è un film che non si abbandona a patetiche retoriche, ma che descrive la storia con un realismo convincente, regalando uno spaccato di vita che ancora oggi fa scuola.
Fun Fact
- Julia Roberts, per il suo ruolo ricevette un salario che non era mai stato dato prima a una protagonista femminile, infrangendo la barriera dei 20 milioni di dollari.
- Il personaggio di Aaron Eckhart è basato sull’ex fidanzato della Borckovich che, nonostante si fossero lasciati, non la abbandonò, ma continuò a stare al suo fianco, venendo assunto come baby-sitter dei suoi figli e pagato dallo studio legale in cui la donna lavorava.
- Durante gli Oscar 2017, prima di presentare i film candidati a Miglior documentario, le tre attrici protagoniste de Il diritto di Contare, invitarono sul palco la vera Katherine Johnson, che all’epoca aveva 98 anni.
- Katherine Johnson è stata l’unica delle tre donne protagoniste a vedere il film. La matematica è morta nel 2020 all’età di 101 anni.