«Abbiamo sbloccato una situazione che si trascinava da quasi quarant’anni, avviando un percorso finalizzato all’attivazione degli impianti che consentiranno agli agricoltori e agli allevatori di Uta e Villaspeciosa di beneficiare dell’acqua dell’invaso del Cixerri, e rivitalizzando l’economia del territorio».
Sono queste le parole pronunciate dal presidente della Regione, Christian Solinas, dopo l’approvazione della che assegna al Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale la gestione delle opere incluse nel distretto irriguo “Uta Nord. Esteso su un’area di 1.727 ettari, il comprensorio era stato realizzato dall’ex Ente autonomo del Flumendosa (ora Enas) e non è mai entrato in funzione.
«Ora – ha aggiunto l’assessora regionale all’Agricoltura Gabriella Murgia – si potranno portare avanti gli interventi di verifica delle opere esistenti, accelerando al massimo i tempi per arrivare a un pieno funzionamento degli impianti. In un secondo momento bisognerà trovare altre risorse per ampliare l’area del comprensorio, anche fino a 3.700 ettari, venendo incontro alle esigenze di un più ampio bacino di utenza».