La montagna ha partorito un topolino. Si è partiti dal passaporto sanitario, si è passati al certificato di vaccinazione e si è finiti ai dieci giorni di isolamento fiduciario.
Anche stavolta il governatore Solinas non è riuscito nel suo intento di dare regole ferree e precise a chi arriva nell’isola e garantire la tutela della zona bianca.
“Ritenuto di dover adottare ogni misura utile ad evitare che lo svolgimento della campagna vaccinale possa essere pregiudicato dall’eventuale aumento dei
contagi – si legge nell’ordinanza – considerato che le dimensioni sovranazionali del fenomeno epidemico e l’interessamento di
più ambiti sul territorio nazionale rendono necessarie misure volte a garantire l’attuazione dei programmi di profilassi elaborati in sede internazionale ed europea, graduando le misure in base alla specificità del contesto territoriale
interessato, nel rispetto dei principi di ragionevolezza, proporzionalità ed
adeguatezza al rischio effettivamente presente sul territorio regionale“.
“Tutti i soggetti che intendono imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna, sono tenuti a registrarsi prima dell’imbarco accedendo alla sezione “Nuovo Coronavirus” nella home page del sito istituzionale”.
Niente di più di quanto è stato fatto nei mesi di quarantena. Il governatore aggiunge poi non una regola su come procedere ma tre opzioni a scelta di coloro che giungono sull’isola:
a) recarsi presso le aree dedicate nei porti e aeroporti, al fine di sottoporsi al tampone rapido antigenico.
b) recarsi, entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale, presso una
struttura autorizzata (pubblica o privata accreditata) e sottoporsi al tampone molecolare, a proprie spese
c) porsi obbligatoriamente in isolamento fiduciario, dall’ingresso in Sardegna per i successivi dieci giorni
L’organizzazione e la tutela dei confini dell’isola è quindi implicitamente affidata a coloro che arrivano e non ad una complessa struttura gestita a livello centrale – peraltro difficilmente organizzabile in poco tempo.
L’ordinanza numero 5, firmata oggi dal presidente sarà valida da lunedì fino al 24 marzo. È stata promossa e comunicata per l’intera settimana come la svolta per l’isola Covid free, ma al momento è ancora una strada difficilmente praticabile.
Notizia in aggiornamento