Un gruppo di lavoro che dia rappresentanza a tutte le forze politiche del Consiglio regionale, una cabina di regìa da insediarsi immediatamente, per mettere a punto una progettualità vincente basata su 4-5 grandi linee d’azione strategiche da presentare al Presidente Daghi, e capaci di disegnare uno scenario di prospettiva e rilancio concreto della Sardegna.
È questa la linea tracciata dal Presidente della Regione Christian Solinas nel corso del dibattito in Consiglio regionale sugli interventi finanziabili con le risorse del Recovery fund, divisi nelle sei macro-aree previste dal ‘Piano nazionale di Ripresa e Resilienza’, PNRR. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”, “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, “Infrastrutture per la mobilità”, “Istruzione, formazione, ricerca e cultura”, “Equità sociale, di genere e territoriale”, “Salute”.
“Abbiamo la possibilità di mettere in campo un piano di rafforzamento della Sardegna in grado di mobilitare investimenti in settori ritenuti strategici per il rilancio dell’economia sarda e capaci di consolidare la ripresa, cogliendo le opportunità che derivano dal massiccio pacchetto di sostegni europeo che alimenterà il più imponente programma di investimenti dai tempi del Piano Marshall. Piano che il Presidente Draghi si appresta a definire – ha spiegato il Presidente Christian Solinas – Dopo un anno di intenso lavoro che ha avuto come ultimo, straordinario, risultato l’inserimento della nostra Isola in fascia bianca, la priorità della Regione è ora traghettare i sardi fuori dalla crisi. Per questo c’è tutta la disponibilità da parte di questa Giunta a definire insieme a tutte le forze politiche, le forze sociali e il mondo accademico sardo i progetti innovativi di portata regionale, così da determinare una rivoluzione in termini di innovazione, riqualificazione verde, aumento del Prodotto interno lordo e benessere secondo canoni di sostenibilità e redditività, ritenuti centrali per la ripresa dell’Isola”, ha evidenziato.
Il Presidente Solinas ha ricordato il lavoro e la ricognizione effettuati da tutti gli Assessorati nella predisposizione degli oltre 200 progetti presentati alla Conferenza Stato-Regione e alle strutture competenti dei Ministeri nel corso della fase di raccolta. “Un lavoro – ha detto – che è frutto di un patrimonio stratificato nel tempo di interventi che le classi dirigenti hanno ritenuto importanti per l’Isola e che oggi è aperto ai contributi di tutti e che abbiamo la possibilità di cambiare o rafforzare”.
“La capacità di ripresa del tessuto economico e sociale sardo – ha proseguito il Presidente – va sostenuta con adeguate misure e interventi che restringano la forbice delle diseguaglianze e allevino l’impatto della crisi, in particolare sull’occupazione. Oggi possiamo dirci pronti a impiegare al meglio le risorse che arriveranno dall’Europa. Abbiamo lo spazio per agire e il dovere di farlo con unità d’intenti e spirito di collaborazione, per il bene della nostra Isola. Confermo la disponibilità a rimettere sul tavolo le progettualità e programmare un cronoprogramma serrato per rispettare i tempi che ci consentano di presentare un grande piano per la Sardegna”, ha concluso il Presidente nella sua replica al termine del dibattito in Aula, rinnovando l’invito alla partecipazione delle forze politiche, culturali, sociali, datoriali e sindacali della Sardegna.