«L’impugnazione della L.R. 6/2020 disposta ieri dal Consiglio dei Ministri rischia di penalizzare i giovani medici della Sardegna. Sarebbe assurdo e drammatico se per questo motivo non fosse possibile concedere le borse di studio per la scuola di specializzazione medica a partire da quest’anno».
A ribadirlo è il consigliere regionale dei Progressisti, Francesco Agus, che aggiunge: «l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha reso ancora più evidente la necessità di aumentare i medici specialisti negli ospedali della Sardegna e sarebbe grave nei confronti dei giovani medici che attendono di poter continuare la loro formazione per poi mettersi al servizio della propria comunità e dei sardi».
Una legge impugnata dal governo perché, come specifica il consigliere, per il mantenimento, in Sardegna, della residenza per almeno dieci anni negli ultimi venti. Un requisito che l’esecutivo ha ritenuto eccessivo.
L’obiettivo della norma era quello, prosegue Agus, «favorire la permanenza dei medici formati con risorse regionali, aggiuntive rispetto a quelle statali, nelle strutture del servizio sanitario sardo. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo: sarebbe saggio se il Consiglio regionale modificasse su questo punto la norma già la settimana prossima e rimuovesse l’oggetto del contendere in modo da consentire l’assegnazione delle borse di studio già da quest’annualità.».