È stato pubblicato il secondo rapporto sul monitoraggio di monitoraggio del Pears, Piano energetico ambientale regionale della Sardegna.
«La Regione – ha dichiarato l’assessora regionale all’industria, Anita Pili – prosegue con l’attuazione di una politica energetica innovativa per la sperimentazione di produzione di energia ‘intelligente’, integrata e sostenibile, rivolta alla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. L’obiettivo è la riduzione drastica delle emissioni di CO2 associate ai consumi per abbattere i costi delle bollette per le famiglie, per rendere più competitive le imprese e favorire l’occupazione».
Secondo l’esponente della giunta Solinas «emerge un trend positivo che registra un continuo calo delle emissioni di CO2 associate ai consumi della Sardegna, sostanzialmente in linea con l’obiettivo strategico di sintesi del PEARS, che ne prevede una riduzione del 50% entro il 2030, rispetto ai valori di riferimento del 1990».
«Il dato è uno dei più significativi tra quelli emersi dai Rapporti di Monitoraggio del Pears, uno relativo al 2017, pubblicato nel 2019 e l’altro relativo al 2018 ora pubblicato sul portale Sardegna Energia, nel rispetto della tabella di marcia prevista, e dall’aggiornamento del Bilancio Energetico Regionale (BER) – queste ancora le sue parole – è particolarmente importante poi, rispetto al 2018, la possibilità di valutare l’evoluzione del contesto regionale dal punto di vista energetico, analizzando i consumi finali dei macrosettori elettricità, calore e trasporti, nel confronto tra i Bilanci Energetici Regionali del 2013, 2017 e 2018».
«Il rapporto – conclude la Pili – presenta un orientamento decisamente positivo e soddisfacente. Così come pure, riguardo agli obiettivi di sostenibilità, sono notevoli i progressi ottenuti per gli aspetti energetici e della produzione da fonti energetiche rinnovabili, della promozione della mobilità sostenibile, della riduzione delle emissioni atmosferiche inquinanti, della ricerca e innovazione in campo energetico-ambientale e della consapevolezza sulle tematiche energetico-ambientali e della promozione della partecipazione attiva».