All’ordine del giorno “la discussione sulle misure strategiche per il rilancio economico e sociale della Regione, richiesta, ai sensi dell’art.54-commi 2 e 3 del regolamento, da tutti i gruppi di opposizione”. Stavolta il presidente della giunta regionale è presente. Christian Solinas ha infatti incontrato i capigruppo in consiglio prima di dare avvio al consiglio regionale di ieri 9 giugno.
Una riunione fiume, dove ogni partito rappresentato in consiglio ha cercato di dire la sua sull’unico punto all’ordine del giorno: la discussione sull’emergenza Covid-19. Inevitabili i resoconti della pandemia e gli effetti che questa ha prodotto in tutti i settori e i consiglieri hanno dato voce ai differenti settori spesso “colpiti ma non supportati durante il lockdown”. Ironia e amarezza sul ritorno del presidente Solinas in aula da più gruppi dell’opposizione che hanno lamentato l’assenza del governatore durante i tre mesi di pandemia e la non condivisione delle azioni intraprese.
Primo intervento quello del capogruppo del Pd Gianfranco Ganau che, ricordando in apertura la richiesta del dibattito formulata dai gruppi di opposizione ha affermato che: “il virus ha messo in crisi prima il sistema sanitario e poi quello economico aumentando a dismisura il disagio della società sarda”. Proposta del PD è una nuova organizzazione sociale a partire dalla sanità “che non ha tanto bisogno dell’ennesima riforma – sottolinea Ganau – ma di un nuovo modello organizzativo, del potenziamento dei servizi, del rilancio dell’attività terapeutica e diagnostica ordinaria, e lo sblocco dei numerosi progetti edilizi, dare corpo al sistema territoriale, al 118, ai punti di primo soccorso, medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai poliambulatori, alla medicina di prossimità”.
Sanità al centro anche nell’intervento del capogruppo di Leu Daniele Cocco che chiede protocolli per la ripartenza e fa appello a che siano uniformi in tutta la Sardegna, Nuoro compresa, dove ci sono, lamenta “spostamenti di risorse umane e professionali nonostante gli impegni dell’assessore e del commissario Ats”. Per ripartire, ha auspicato Cocco, bisogna cominciare dall’ordinario e dalle situazioni che la pandemia ha interrotto, dalle liste d’attesa alle terapie oncologiche, per finire con i drammi del lavoro: quelli di molti dipendenti stagionali dell’agenzia Forestas, per esempio, dove noi tutti insieme abbiamo trovato una soluzione per i dipendenti trimestrali che però sono ancora sulla strada da ottobre.
Appello al confronto dal consigliere di Leu Eugenio Lai su trasporti e continuità senza rimbalzi col Governo “perché la Sardegna ha tanto bisogno di riforme e sicuramente merità di più”.
Ironico e pungente invece il consigliere Massimo Zedda che sottolinea: “Serve un metodo di lavoro differente, occorre coinvolgere i sindacati per rilanciare l’economia, far ripartire la scuola, la cultura. occorre stabilire priorità per i settori in maggiore difficoltà. Serve un piano regionale di sviluppo, non una mente dissociata rispetto alle drammatiche vicende che hanno interessato l’intero pianeta».
A conclusione del dibattito ha preso la parola il presidente della regione Christian Solinas, che in apertura ha ringraziato il Consiglio ed in particolare il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau per aver tracciato la giusta “cornice” del dibattito, cornice dalla quale purtroppo ci si è allontanati, soffermandosi sul passato. I numeri, però, ha affermato Solinas, “raccontano di questi tre mesi un’altra storia: decine e decine di video-conferenze con Regioni, Governo, ministeri, comitati scientifici ed organizzazioni di categoria, 28 ordinanze nessuna delle quali è stata impugnata, un lavoro immane che qualcuno ha provato a dimenticare ma non si può”.
In chiusura, il presidente ha assicurato al Consiglio che svilupperà molti spunti emersi dal dibattito, a cominciare dalla nuova legge-quadro sul lavoro che, ha auspicato, arriverà all’esame delle commissioni e dell’Assemblea quanto prima.
Questa mattina intanto, i consiglieri del Pd illustreranno ai giornalisti gli ordini del giorno presentati sulla ripartenza post emergenza COVID-19 e non discussi durante la riunione di ieri.