“Ieri abbiamo assistito all’ennesimo episodio che dimostra la totale mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini da parte di chi governa la regione Sardegna. Quando finalmente, come minoranza, siamo riusciti ad ottenere la convocazione della II Commissione (Commissione Lavoro, Cultura, Istruzione) nessun componente della maggioranza si è presentato, nonostante la Commissione sia stata convocata per ben tre volte durante tutta la giornata di ieri”.
Sferzante l’attacco della consigliera Desiré Manca durante la conferenza stampa di questa mattina per riferire l’incresciosa situazione di instabilità della Commissione Lavoro e Istruzione che ieri, per mancanza di numero legale, è saltata non senza disappunto.
“Questo episodio, inaccettabile per il periodo che stiamo vivendo segnato da una gravissima crisi sanitaria, economica e sociale, è motivo di vera e propria indignazione, di rabbia. Ieri l’argomento centrale all’ordine del giorno era l’audizione dei rappresentanti sindacali in riferimento allo stato di attuazione della cassa integrazione in deroga. Avremmo dovuto parlare della gravissima situazione in cui si trovano i lavoratori sardi e non abbiamo potuto farlo perché gli esponenti di maggioranza hanno dimostrato di non essere interessati. Paradossalmente, la Commissione Lavoro, proprio quella che in questi giorni dovrebbe lavorare freneticamente, non sta lavorando per niente a causa del totale menefreghismo dimostrato da alcuni consiglieri di maggioranza”.
L’insostenibile situazione di difficoltà in cui si trova a operare la II Commissione non è una novità, hanno specificato questa mattina i consiglieri di minoranza in conferenza stampa, più di una volta i lavori sono rimasti bloccati per mancanza di numero legale.
“Ieri – prosegue la vice presidente della commissione Desiré Manca – dopo mesi di precedenti richieste cadute nel vuote, avevamo l’occasione di poter ascoltare i rappresentanti sindacali, ma non è stato possibile perché la maggioranza ha fatto mancare il numero legale. Quindi possiamo affermare che chi sta governando la Sardegna non è affatto interessato alla drammatica situazione in cui versano i lavoratori sardi”, conclude.