Sono ripresi stamattina alle 10 i lavori in Consiglio Regionale dedicati Piano Casa. Fermi nelle proprie posizioni i vari schieramenti. Il presidente Pais nella seduta di ieri pomeriggio ha aperto la discussione sull’articolo 1 bis e vari emendamenti che detta le regole per il superamento delle condizioni di degrado in agro.
Perplessità sono state espresse dall’on. Ganau a nome del Pd: “Oggi stiamo prorogando sino al 2023 una legge che è già scaduta al 31 dicembre scorso. E stiamo dando una proroga di tre anni, che rende chiaro il fatto che non avete volontà di fare una legge urbanistica. Altro che proroga temporanea e provvisoria”.
Sempre dall’ opposizione l’on. Zedda (Progressisti) chiede: “che il termine del piano casa sia spostato al massimo al 31 dicembre 2022”. Della stessa opinione Gianfranco Satta, che ha aggiunto: “Con una proroga così questa non è più una legge straordinaria ma strutturale che vanifica la pianificazione urbanistica fatta da quei comuni che hanno adeguato i piani urbanistici al Ppr”. Per l’on. Comandini (Pd) “o la legge urbanistica la fate quest’anno oppure non la farete in tutta la legislatura, gettando i cittadini e gli uffici comunali nella totale incertezza”.
L’on. Li Gioi (Cinque stelle) ha invece esortato l’assessore a “lasciare la strada dell’incertezza del diritto e accettare l’aiuto dell’opposizione per una legge urbanistica”
Per la maggioranza l’on. Mula (Psd’az): “Non stiamo facendo nulla di illegittimo anche se riconosco che abbiamo un piccolo periodo di vuoto normativo che sarà colmato dalla prossima settimana, quando la legge sarà approvata e i progetti potranno essere presentati”.
Il lavori sono proseguiti in serata con la proposta dal capogruppo della Lega Dario Giagoni, sulla realizzazione di strutture zootecniche anche in superfici inferiore all’ettaro nelle zone agricole della Sardegna.
Questa mattina nuovo appuntamento in aula per dirimere e trovare la strada giusta per il futuro dell’isola.