Ha indicato le strade per riconoscere la dignità della Sardegna. Il professor Tommaso Edoardo Frosini questa mattina in videoconferenza alla commissione Insularità ha parlato apertamente delle “tre strade che si possono percorrere, senza che l’una escluda le altre, per arrivare al riconoscimento in Costituzione del principio dell’insularità della Sardegna”.
Il massimo esperto dei costituzionalisti italiani, con solide radici in Sardegna, chiamato dal presidente Michele Cossa a dare il suo contributo, ha ricordato che “nel 2001 il legislatore costituzionale riformò il testo del 1948 eliminando il riferimento al principio di valorizzazione delle isole e del Mezzogiorno. Questo fatto ha creato una sorta di ferita: è come se il problema dell’insularità da venti anni non ci fosse più. E invece sappiamo bene che esiste e non soltanto nei trasporti interni e nei collegamenti esterni”.
Tre le strade indicate dal Frosini per risolvere il problema. Il primo potrebbe essere quello di proseguire il percorso in atto, ovvero la proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare, che con l’emergenza di questi mesi si è però fermata alla commissione Affari costituzionali del Senato. La seconda è quella di lavorare ad una legge ordinaria, che riconosca alla Sardegna una serie di prerogative, soprattutto sui trasporti. La terza via teorizzata dal costituzionalista è invece incentrata sulla legislazione regionale: “Immagino un testo che, alla luce dello Statuto, rimarchi il principio dell’insularità e nel caso di conflitto di attribuzione sollevato dal Governo, sarà la Corte costituzionale ad occuparsi del problema. Potrebbe arrivare a una sentenza che riconosca l’insularità aprendo così la strada alla legislazione parlamentare”.
Il professor Frosini ha poi auspicato che “il presidente Solinas chieda un efficace pronunciamento sull’insularità alla Conferenza Stato Regioni”, in risposta alle domande poste dai consiglieri Giuseppe Meloni Pd, Antonello Peru Udc e Giovanni Satta Psd’Az.
Il presidente Michele Cossa ha riflettuto su come la pandemia in atto inciderà sulla battaglia popolare per il riconoscimento dell’insularità sarda. “Si apre per noi uno scenario inedito anche sotto questo profilo”, ha detto il presidente della commissione, “ma riteniamo proprio per questo che ogni sforzo debba essere fatto, in tutte le sedi istituzionali, per riconoscere alla Sardegna la sua insularità e darle subito gli strumenti che servono per farla crescere in armonia con l’Europa”.
Salvatore Cicu, più volte parlamentare italiano ed europeo, ha ricordato una sua risoluzione del 2016 per il riconoscimento degli svantaggi geografici e materiali della Sardegna e di tutto il sistema insulare europeo. “Se non ora, quando sarà il momento” ha detto Cicu, “di consentire alla Sardegna di esprimere tutto il suo potenziale sociale ed economico? E il riconoscimento dell’insularità serve proprio a questo”.