«Il commercio ambulante è stato tra i settori maggiormente penalizzati dalle restrizioni imposte dalle misure di contenimento dell’epidemia, in quanto ha dovuto sospendere ogni tipo di attività da oramai due mesi, con pesanti ripercussioni sul tessuto economico e sociale, soprattutto isolano».
È questa la posizione dei consiglieri regionali dei Riformatori Aldo Salaris, Giovanni Antonio Satta, Michele Cossa e Alfonso Marras che hanno presentato un’interpellanza al governatore, Christian Solinas, e all’assessore regionale al commercio, Gianni Chessa, di consentire a questa categoria di lavoratori di poter lavorare rispettando le stesse prescrizioni di chi pratica il commercio in ambienti chiusi.
«Il commercio ambulante consta, in Sardegna, – ribadiscono i consiglieri – di oltre 7000 operatori che rappresenta uno dei settori economici più importante, che, tra l’altro, supporta il sistema turistico considerato che la maggior parte dei prodotti tipici sardi vengono valorizzati e venduti in questa forma».