Fa discutere ad Alghero la gestione dell’emergenza sanitaria nel Centro Residenziale Anziani di Fertilia dove, notizia di questi ultimi giorni e ore, si registrano 4 decessi per Covid-19. «Una situazione allarmante», così è stata definita dai gruppi di opposizione in consiglio comunale che accusano il sindaco di Alghero di avere mentito quando, lo scorso venerdì, nel video informativo diramato attraverso la pagina ufficiale Facebook Mario Conoci Sindaco, dichiarava che su ospiti e personale del CRA era continua l’attività di screening con i tamponi. A detta di Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo, Beniamino Pirisi, Roberto Ferrara e Graziano Porcu, invece, i tamponi non vengono fatti da ottobre. «Non capiamo assolutamente perché il sindaco abbia ripetutamente mentito sulla situazione del nostro centro anziani – scrivono i consiglieri di Futuro Comune, X Alghero, Sinistra in Comune, PD e M5Stelle – e non capiamo perché non sia lui ad intervenire per chiedere a gran voce che ci si attivi facendo i tamponi al più presto».
Alghero: è bagarre per la gestione sanitaria del Centro Residenziale Anziani

«Oggi è facile soprattutto per i nostri oppositori seduti comodamente nei banchi della minoranza puntare il dito e gridare allo scandalo cercando di mettere in campo in un mare di menzogne il peggiore spettacolo a cui si possa assistere» è la pronta risposta del coordinamento di Noi con Alghero, gruppo consiliare di maggioranza a sostegno di Conoci, che critica pesantemente l’atteggiamento dell’opposizione. «Quello che veramente lascia l’amaro in bocca – commentano da Noi con Alghero – è il pesante giudizio sulla gestione della pandemia nel nostro centro residenziale anziani, dove addirittura, si da del bugiardo al sindaco e di conseguenza si mette in discussione la gestione della cooperativa Seriana 2000. Oggi la nostra comunità piange quattro anziani che purtroppo sono stati aggrediti e uccisi da questo virus. Abbiamo provato a tenerlo fuori dalla porta in tutti i modi, gli anziani non escono da Marzo, non vedono i familiari, incontrano solo gli operatori che amorevolmente si prendono cura di loro. Si poteva evitare? Forse si e forse no… Ma soffiare sul fuoco della paura e dello sconforto e gridare alla catastrofe è un gioco da ragazzi».
«Una lista isolata in maggioranza e con i propri assessori sulla graticola», così vengono descritti i dirigenti di Noi con Alghero nella controreplica del gruppo politico di Mario Bruno e Gabriella Esposito. «Tutto questo – proseguono – mentre la loro sempre più inesistente assessora ai servizi in questo anno e mezzo per il CRA è riuscita giusto a comprare un televisore» (il riferimento è a Maria Grazia Salaris n.d.r.). «Le speculazioni della campagna elettorale con gli anziani che non potevano restare un giorno in più all’ostello sono dimenticate da tempo e l’assessora Salaris con il suo sindaco non è riuscita neppure a realizzare le coperture dei camminamenti. E dovrebbe ringraziare che per sua fortuna non ha trovato un’opposizione che a ogni temporale va a Fertilia a speculare. Nel frattempo anche nell’ultimo consiglio comunale diceva che tutto andava bene e che al CRA era tutto sotto controllo» accusano. «Un anno e mezzo di nulla, in cui è stato perso un importante finanziamento del Ministero dell’Istruzione per le scuole algheresi, mentre i servizi sociali ancora attendono di essere spostati (ricorderete le feroci polemiche elettorali sugli uffici in vetrina…) e del restauro del CRA di viale della Resistenza non si parla neppure più».
Tra il botta e risposta, al momento pare che tutti gli ospiti e gli operatori del CRA abbiano effettuato il tampone ma ancora non se ne conoscono gli esiti. Sta di fatto che la situazione è molto grave, considerato che circa 13 ospiti erano già stati dichiarati positivi. Ancora oggi, per quanto riguarda i numeri dei positivi nella città di Alghero, si vive nell’incertezza soprattutto a causa delle lungaggini dell’ATS. Un problema, questo, spesso lamentato dai sindaci della Sardegna ma che ad Alghero non sembra colpire il primo cittadino.
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