Sono purtroppo diverse le attività commerciali che, anche in Sardegna, hanno chiuso i
battenti a causa della crisi generata dal Covid. Coloro che, invece, sono riusciti a
resistere e ad andare avanti nonostante mille difficoltà, non vedono l’ora che questo
2020 finisca e possa diventare solo un brutto ricordo. C’è chi, nonostante tutto, ha
trovato le forze e il coraggio per avviare una nuova attività, prendendo di petto
l’emergenza e assicurando il lavoro a diversi dipendenti.
Il Popolo della Famiglia Sardegna chiede al governo Conte e alla Regione Sardegna, di
salvaguardare il più possibile quei lavoratori che si trovano disoccupati dopo anni di
attività e coloro che hanno serie difficoltà a ripartire a causa dell’emergenza. Come
movimento politico, crediamo che la soluzione possa passare attraverso una forte
riduzione della tassazione e la sburocratizzazione. Crediamo, altresì, che un ulteriore
aiuto possa arrivare, finalmente, dall’attuazione in Sardegna della Zona Franca, nella
certezza che questa misura per la nostra regione sia un dovere dettato, anzitutto, dalla
geografia.
Andrea Brenna, segretario nazionale de il Popolo della Famiglia, ha dichiarato:
“Nonostante la follia di molti provvedimenti governativi e la confusione generale degli
ultimi decenni, il Popolo della Famiglia ha proposto nero su bianco, nel suo programma
politico vigente e sottoposto agli elettori per le elezioni politiche del 2018, l’istituzione
della zona franca della Sardegna prevista nel decreto legislativo n. 75/1998 in
adempimento dell’art. 243 del codice doganale europeo e continuerà a condurre questa
battaglia di giustizia ed equità sino a quando non la vedrà applicata, concretamente,
nella realtà”.
Il Popolo della Famiglia chiede il taglio delle tasse e la zona franca

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