Si è tenuto oggi al centro congressuale della Fiera Internazionale di Cagliari l’assemblea dei soci per l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione di Abbanoa che passa da un amministratore unico a 3 componenti. E la storia si ripete…
“Anche stavolta è stato pubblicamente dichiarato che non si sono presentate donne con le competenze richieste, casualmente aggiungo io, per poter far parte del nuovo consiglio di amministrazione”, commenta Paola Casula, sindaca di Guasila, dirigente ANCI Sardegna e componente della Commissione Regionale #PariOpportunità presente e votante all’assemblea Abbanoa.
Motivando in questi termini l’assenza di donne fra i candidati, nonostante l’art. 28 dello statuto di Abbanoa contempli il rispetto delle quote di genere, i 6 candidati erano solo uomini. C’è da chiedersi: ma gli uomini, erano tutti competenti? O ancora una volta si assiste ad una scelta che antepone il sesso al merito?
“Ho pubblicamente espresso il mio disappunto e seppure solitaria, con poco valore nominale nella votazione, ho deciso di non votare e astenermi”, denuncia Paola Casula che comunque augura buon lavoro al nuovo comitato di amministrazione presieduto dal Prof. Racugno. Questa musica della non competenza femminile che risuona ormai come il Bolero di Ravel, interminabile, è ancora frutto di una cultura basata sulla presunta superiorità di genere nei confronti della donna e conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che la nostra società si dimostra ancora impreparata a dare riconoscimenti alle donne qualificate.