Giovanissimi, pieni di idee, speranze e la spensieratezza under 30 che fa investire anche nelle tenebre della quarantena. Così è nata TermoQ, la geniale idea tutta sarda dei fratelli Jonathan e Christian Mulas 28 e 26 anni, noti per aver fondato la startup Icnodent – azienda di software di realtà virtuale e aumentata per uso medico; l’informatico Samuele Sciancalepore di 22 anni e il disegnatore grafico Alberto Scano di anni 26.
TermoQ è completamente calata nella realtà post Covid e serve per monitorare gli ingressi nei locali,uno schhermo indica al visitatore quando poter entrare in base alla capienza e al numero di persone presenti ed evitare così gli assembramenti nei luoghi pubblici. Grazie all’intelligenza artificiale, TermoQ può identificare se la persona porti o meno la mascherina e misurare la temperatura corporea.
Il controllo degli accessi avviene attraverso un sistema che compara la capienza del locale e il numero massimo delle persone che può contenere, nel rispetto delle regole del distanziamento. Quando si arriva in prossimità della soglia di sicurezza, sul display posto all’ingresso del locale appare una scritta che avverte il cliente: “attendi il tuo turno”.
L’idea dei quattro professionisti di Cannigione è già presente in una catena di supermercati della Gallura ed è interamente concepita e sviluppata in Sardegna, ciò permette di abbattere i costi di acquisto di un terzo rispetto al prezzo di mercato, rendendola accessibile anche a piccole attività commerciali.