Il rilancio del settore della panificazione in Sardegna. A lanciarlo l’associazione Panificatori Nuoro e Cagliari, Cna Alimentare Sardegna, Confartigianato Sud Sardegna, Confcommercio Nuoro e Laore che si riuniti per discutere delle problematiche che sono aumentate dopo l’inizio della pandemia. Tra queste l’abusivismo che, spiegano, «che non solo non si è fermato durante «il lock down, ma sembra al contrario essersi esasperato in questa fase» a cui si aggiunge «il calo drastico dei consumi negli ultimi anni che si è ulteriormente accentuato perché molti sardi, chiusi in casa, hanno colto l’occasione per fare il pane da sé; una concorrenza sleale dilagante, da parte di chi spaccia pane precotto e surgelato per fresco e lo vende come tale».
A essere chiamato in causa è anche l’assessorato regionale all’artigianato che, sottolineano, «ha interrotto la fornitura del servizio relativo alla campagna di promozione e valorizzazione del pane fresco. Un’azione dovuta a problemi procedurali e amministrativi che ha colto con gran stupore i panificatori che hanno fatto una battaglia durata anni per la realizzazione di una serie di iniziative». «I panifici sono il fulcro delle comunità, l’ultimo baluardo di una vita sociale ed economica nella condivisione, i custodi di tradizioni e saperi, persino espressione di identità e storia, visto che dal pane passa la cultura gastronomica di molti territori – spiega – ha dichiarato Gianfranco Porta, Presidente della categoria Panificatori di Confartigianato Imprese Sud Sardegna e dell’Associazione panificatori della provincia di Cagliari -. Quando chiude un panificio il comune perde un pezzo della propria economia e un luogo importante di socialità e condivisione».
«Quanto sia importante, da tutti i punti di vista, la funzione di un panificio, si è reso ancor più evidente durante il blocco delle attività produttive dovuto alla pandemia: abbiamo lavorato, assieme ai nostri collaboratori, nonostante la paura dei contagi, con ogni disagio possibile, dovuto al fatto che il resto del mondo si fosse fermato. Tutti abbiamo però reso con convinzione il nostro servizio, nella consapevolezza che non potessimo fermarci perché quello che facciamo è fondamentale per la vita delle comunità», ha sottolineato Alessia Demurtas, titolare di panificio e rappresentante dei panificatori per conto di Cna Sardegna.
Per Giampietro Secchi, presidente dell’Associazione Panificatori della provincia di Nuoro e rappresentante di Confcommercio Nuoro, «la regione non deve far mancare il suo sostegno alle imprese del settore. Un sostegno che non è solo economico, con il finanziamento di iniziative di promozione e valorizzazione del pane fresco, ma anche operativo. È necessario attuare sino in fondo la l.r. 4/2016, riunire quanto prima i componenti del Tavolo, di cui alla relativa legge e proseguire nelle attività» Un sostegno da parte della regione arriva da Laore Sardegna, tramite Antonio Maccioni, direttore del Servizio Sviluppo della multifunzionalità e valorizzazione della biodiversità agricola che ha ribadito «la necessità di curare ulteriormente la qualità, possibilmente legando in modo indissolubilmente il prodotto tradizionale alla materia prima locale».