Si attendono ancora i dettagli ma l’accordo quadro tra regione Sardegna e Rete Ferroviaria Italiana (RFI – Gruppo FS Italiane) pare già un flop. Un’intesa al ribasso che stravolgerà le aspettative e i progetti di rilancio che si pensava andassero in porto per migliorare la mobilità dell’isola.
A esprimere il disappunto è l’onorevole Gian Franco Satta, progressisti che promuove un’interrogazione per conoscere i dettagli della già applaudita e discussa intesa.
«In questi giorni abbiamo assistito alla manifestazione di gioia con cui la Giunta regionale ha presentato l’accordo sottoscritto con RFI. I cittadini, invece, hanno ben poco da essere felici, soprattutto quelli del sassarese, dato che non si prevedono miglioramenti sui tempi di percorrenza dei treni e quindi delle condizioni di viaggio dei passeggeri. Si pensi alla sola variante di tracciato Campomela-Sassari, di cui non si sa più nulla, la quale consentirebbe una riduzione dei tempi di oltre 12 minuti, che aggiunta alla variante di Bonorva consentirebbe un’ulteriore riduzione di 6,2 minuti. Questi interventi, ulteriormente sommati ad altri di adeguamento tecnologico previsti, consentirebbero il collegamento Sassari-Macomer in soli 50 minuti rispetto agli attuali 84, quasi un’ora e mezza, ovvero un’eternità. Noi siamo fermamente convinti che siano questi e di questo tipo gli interventi da fare sul sistema ferroviario regionale». «Non solo – prosegue Satta – da anni si attende l’adeguamento del sistema di controllo marcia treno per consentire al treno che la Regione ha acquistato dal consorzio spagnolo CAF di pendolare e raggiungere velocità di 180 Km orari, consentendo di abbreviare notevolmente i tempi di percorrenza. Ma anche di questo ancora non è data evidenza nelle comunicazioni sullo avanzamento dei lavori. Per tali ragioni sollecitiamo la giunta ad interventi più puntuali ed approfonditi in merito a questo strategico settore al fine di attuare una vera e radicale rivoluzione dei trasporti e pretendere il rispetto degli impegni presi».