Oltre il danno anche la beffa. L’ulteriore rinvio dell’apertura delle attività del benessere, inattivi da quasi tre mesi si scontra con la scorrettezza di chi lavora in nero e che approfitta della difficile situazione per occupare spazi ancora più ampi del nostro settore.
E’ la denucia accorata delle imprese del benessere – parrucchieri e centri estetici – portata avanti da Confartigianato Sassari. Da queste parole emerge il disappunto e lo scoraggiamento delle nostre imprese. “Da una parte la chiusura forzata dettata dall’emergenza coronavirus e dall’altra la concorrenza sleale che indebolisce ulteriormente la situazione economica, se non addirittura, compromettono una possibile riapertura delle attività, oberate dagli innumerevoli costi di gestione a tutti noti, fra cui affitti, imposte e tasse. I settori dell’acconciatura, dell’estetica, della ricostruzione delle unghie sono molto preoccupati e stanchi di dover subire ingiustizie. La Confartigianato provinciale di Sassari rivolge un appello alla Guardia di Finanza e ai comandanti della polizia municipale, affinché intensifichino i controlli su chi, senza avere una posizione fiscale e contributiva, formazione e professionalità adeguata, acquista i prodotti per utilizzarli presso i domicili dei clienti”