Vendite record nell’est Europa per il pecorino etico solidale nato dall’accordo firmato con Biraghi nel 2017 in piena crisi del settore caseario e che garantiva l’acquisto del pecorino da una cooperativa ad un prezzo che garantisse un’equa remunerazione ai pastori e comunque mai sotto i costi di produzione e potesse dar vita ad un prodotto vendibile e ricercato sul mercato.
Grazie a questo accordo la Cooperativa pastori Dorgali, che fornisce il Pecorino, vende ogni anno circa 1300 quintali di pecorino alla Biraghi, circa 5 mila forme, con la garanzia di un prezzo minimo e l’opportunità di poter programmare.
Un progetto in piena evoluzione che oggi porta, con il nuovo formato di 60 grammi, il pecorino etico solidale anche in Europa. E’ già presente in circa 85 punti vendita della catena Plodine d.o.o. in Croazia e da oggi stanno partendo i primi ordini per supermercati Tuš in Slovenia.
“Una grande soddisfazione oltre che una importante successo commerciale per tutta la filiera lattiero casearia per un progetto nato tre anni fa grazie al primo accordo di filiera tra pastori e trasformatori, Coldiretti Sardegna e Biraghi – afferma il presidente regionale dell’organizzazione agricola Battista Cualbu – che oggi oltre ad essere presente in 3mila punti vendita italiani iniziai ad esserlo anche in Europa”.
Un progetto innovativo che parte dal riconoscimento di un giusto prezzo ai pastori e che ha dato vita al Pecorino etico solidale, una confezione di 100 grammi di grattugiato composto dal 70% da pecorino di latte munto e trasformato in Sardegna e 30% del vaccino Biraghi, prodotto con 100% latte italiano. Le vendite in Italia hanno raggiunto il 31% della distribuzione ponderata nel canale Iper + Super, con presenza in oltre 3400 punti vendita in tutta Italia.
“Un accordo fecondo per tutta la filiera che garantisce non solo un prezzo equo al pastore ma anche stabilità e possibilità alla cooperativa pastori Dorgali di poter programmare su basi solide e sicure – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. L’apertura al mercato estero e il pecorino da tavola sono l’evoluzione di un progetto oltre che etico e trasparente anche serio e ragionato che darà ulteriori ed importanti risultati a tutta la filiera lattiero casearia sarda”.