Aprile tempo di grandine, diceva una canzone. La grandine fortunatamente non c’è stata ma il picco di temperature che hanno portato il vento gelido dal nord ha messo in ginocchio le aziende agricole del territorio. In particolare la gelata avvenuta nella notte del 7 aprile ha portato gravi danni alle colture e ai vigneti al punto da invocare la calamità naturale.
“A seguito delle numerose segnalazioni ricevute dalle aziende agricole del territorio della Bonifica Storica Algherese, dopo un’attenta analisi della situazione reale e valutata la realtà del grave danno all’economia agricola – spiega la presidente del Comitato Zonale Nurra Tiziana Lai – abbiamo provveduto a chiedere al Sindaco Mario Conoci di voler provvedere al più presto alla richiesta di calamità naturale volta alla tutela economica del territorio”.
Da una prima sommaria ricognizione – si legge nella nota del Comitato Zonale – si può stimare un danno pari al 70% delle produzioni vitivinicole e del 90% delle produzioni ortofrutticole.
“Il sindaco, durante la riunione del Distretto Rurale, ha comunicato di essere stato prontamente informato, di aver ricevuto la richiesta unitamente a quella di Coldiretti e che provvederà immediatamente con l’avvio della procedura presso la Regione Sardegna sostenendone l’importanza per le economie del territorio”, prosegue la presidente Tiziana Lai.
“Le istituzioni devono supportare con ogni mezzo le imprese agricole, a cominciare dalla dichiarazione dello stato di calamità naturale e dai relativi ristori. Le prossime settimane saranno decisive per capire il livello del danno – commentano in una nota i consiglieri di opposizione Mario Bruno, Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mimmo Pirisi, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Valdo Di Nolfo – la preoccupazione diffusa dagli agricoltori del territorio è altissima e ribadiamo pertanto con forza la necessità che Comune e Regione diano risposte concrete e sollecite all’intero comparto, fatto anche di tante imprese familiari che vivono dal loro duro lavoro e che vedono svanito l’immane sacrificio”, concludono.