Vivere per quasi un anno in smartworking curando la redazione di un quotidiano porta necessariamente ad una commistione quasi costante tra lavoro e famiglia e il primo anno di Corriere Sardo per me è stato questo.
Corriere Sardo ha trovato spazio tra le mura domestiche insieme alla DAD, i disegni, l’angolo palestra e la tavola apparecchiata. La redazione è virtualmente cresciuta così: siamo diventati una famiglia, con tutto ciò che questo comporta. Sono stati affinati i ruoli di ciascuno, fatto progetti, ricostruito la nostra piattaforma, programmato rubriche e approfondimenti che ancora dobbiamo realizzare.
Siamo un progetto in divenire, che non si stanca di sognare e non abbandona la voglia di crescere e abbiamo scelto di dare spazio a collaboratrici e collaboratori altrettanto spinti dall’ambizione e dalla voglia di imparare. La nostra redazione continua ad avere una spiccata sensibilità femminile, siamo a maggioranza donne, ma manteniamo i due collaboratori settimanali e il nostro Jacopo alla guida della mini redazione A Scuola di Notizie che sarà presto implementata.
Corriere Sardo è questo: una voce varia, che racconta l’isola nella quale ha scelto di crescere contribuendo alla sua vera rinascita. Per questo primo compleanno è la stessa redazione a raccontare sacrifici e gioie di questa avventura a colori!
“Il mio percorso con Corriere Sardo è iniziato durante la quarantena, quando buttai giù la bozza di ciò che sarebbe stato “Non rubateci questa gioventù”. Quando ho iniziato a scrivere per il giornale, ero letteralmente su di giri: per un qualsiasi ragazzo della mia età, un’esperienza del genere è una cosa che ti cambia la vita e ti dà la carica. La redazione è come una famiglia, i rapporti all’interno di essa sono speciali, ed essendo il più giovane, oltre alle risate, ho molto da apprendere e da osservare. Lavorare per Corriere Sardo è stata un’opportunità, molto probabilmente, una delle cose più belle che mi sono capitate in quell’anno infausto che era il 2020. Sono grato alla mia “direttora”, per avermi dato questa possibilità, e sono più che contento di essere parte di Corriere Sardo”, Jacopo Caneo, caporedattore di A Scuola di Notizie.
“Oggi spegniamo la prima candelina: Corriere Sardo compie un anno! La prima candelina è un evento importante, foriero di emozioni e che sollecita sempre un bilancio. Io non ne farò per non parlare del momento emergenziale che stiamo vivendo e che ha fatto la parte del leone lo scorso anno e perché nel piatto della bilancia che dovrebbe contenere le buone notizie, manco di materiale. Nel settore di mia pertinenza, la violenza sulle donne e la questione femminile nel complesso, le notizie positive sono state ben poche. Esprimo invece a cuore aperto la mia gioia di aver collaborato per un anno con un gruppo redazionale coeso, aperto e libero e con una direttrice che mi ha permesso, senza mai alcun veto, di esprimere le idee così come scendono attraverso la mia penna! Ad maiora Corriere Sardo!”, Graziella Massi, #dallapartedelledonne.
“Mesi intensi ricchi di emozione e adrenalina. Non è semplice star dietro ai ritmi di un giornale online, soprattutto quando fai parte di quella schiera di collaboratori che si occupano prevalentemente di cronaca. Il pezzo freddo lo studi, lo prepari con un lavoro di ricerca un pochino più rilassato. La cronaca la insegui minuto per minuto e devi trovare la chiave per renderla più accattivante rispetto alla concorrenza, senza mai allontanarti dal raccontare la verità. Titoli e attacchi ad effetto diventano compagni preziosi per la buona riuscita di un articolo senza mai dimenticare la verifica della fonte. Interviste e approfondimenti rappresentano l’asso di picche per realizzare un lavoro completo e ricco di punti di vista. Dare voce a tutti i colori della politica, dell’attualità, della vita sociale, usando note introduttive semplici e fruibili da tutti i lettori è diventata la mia mission, con tutte le migliorie del caso”, Sonia Pinna, cronaca Olbia
“Un anno di Corriere Sardo, un anno di fatti, consigli, confronti e rispetto, un anno di riunioni a distanza, guardandoci negli occhi attraverso uno schermo, un anno diverso a rincorrere la normalità come se fosse una fugace eccezione. È trascorso già un anno ed è stato speciale, intenso, ricco di insegnamenti. E sì, si può essere “a casa” anche se non ci si è mai incontrati prima, si può ancora crescere insieme coltivando un sogno comune. Grazie per aver dato spazio alla mia penna in questa straordinaria avventura, da un anno e per gli altri a venire”, Giovanna Tedde, cronista.
“Raccontare un territorio significa esser voce, mettersi a disposizione, condividere un mezzo – quello del giornalismo – che può realmente contribuire a cambiare il futuro. Questo anno è stato per me questo, sono stata supporto, voce e aiuto del mio Marghine”, Laura Mele #corrieremarghine
“L’occasione di fare quello che si vuole, di riuscire a vivere il proprio sogno e di vederlo nero su bianco non arriva spesso e ancora più di rado questa occasione è accompagnata da un ambiente non solo professionale, ma fatto di belle persone: Corriere Sardo per me è questo e molto di più. E’ vero che vola solo chi osa farlo, ma è anche vero che per essere capaci di volare ci deve essere qualcuno che ci accompagna e ci fa crescere ogni giorno”, Stefania Apeddu, cultura.
“Desidero ringraziare Corriere Sardo per quest’anno trascorso insieme, anche se non in presenza. Ma soprattutto grazie per aver pubblicato le parole che si sono assembrate nella mia testa durante l’attività motoria nei pressi dell’abitazione, svolta nel pieno rispetto del dpcm che ha introdotto la dad e regolato l’uso dei dpi. Tanti auguri Corriere Sardo!”, Manuel Cazzaniga, #l’aperitivoconmanuel
“Io con la mia piccola rubrica settimanale ” Ti consiglio un libro” sono stata adottata da questa splendida famiglia qualche mese più tardi la sua messa online ed è stato subito colpo di fulmine. Una rubrica scelta con l’unico scopo di promuovere la lettura sempre e comunque, ma nata purtroppo in un periodo non facile per l’ editoria”, Marianna Canu, #ticonsigliounlibro
“Ho accettato con entusiasmo di collaborare con Corriere Sardo, occupandomi della rubrica “prendas de Sardigna”, perché penso che per un quotidiano nato in Sardegna sia importante portare dei contenuti in sardo. Per ora racconto i luoghi della cultura, ma spero che questa collaborazione possa ampliarsi, in modo da riservare uno spazio sempre più ampio alla nostra lingua”, Fabio Solinas, #prendasdesardigna
“Raccontare l’isola è una magica avventura, farlo con una redazione giovane, brillante e sempre in prima linea lo è ancora di più”, Barbara Atzeri, Cagliari