Era il mese di marzo quando il gruppo consiliare di minoranza “Per Villanova” presentò una mozione volta ad arginare gli effetti negativi dell’emergenza Covid sulle aziende villanovesi. La proposta prevedeva di sospendere sin da subito i pagamenti dei tributi, delle tasse e delle imposte locali e stabilire per le stesse, congrui bonus e riduzioni al fine di sostenere le famiglie e le attività dell’allevamento, dell’artigianato, del commercio, del turismo, dell’edilizia e dei servizi in genere che attualmente versano in una situazione sempre più grave di difficoltà finanziaria dovuta ai drastici cali di incassi e di fatturato. Infine, si chiedeva l’Istituzione di un servizio, in collaborazione con i Servizi Sociali, la Protezione Civile e le attività commerciali del territorio, al fine programmare consegne a domicilio di generi di prima necessità e farmaci per fasce deboli e anziani a seguito delle restrizioni contenute nei vari dispositivi di legge statali e regionali.
Finalmente lunedì 1 giugno 2020 alle ore 18,30-a seguito della nota prot. N. 12128 del 22/04/2020 della direzione generale dell’assessorato regionale degli Enti Locali che, che invitava il Sindaco stesso a riunire il l’assemblea consiliare entro e non oltre 20 giorni dal ricevimento della nota – si potrà discutere della mozione presentata a suo tempo dal Gruppo “Per Villanova” che propone tra l’atro di impegnare il Sindaco e la Giunta a intraprendere tutte quelle iniziative su citate per andare incontro alle problematiche causate dal Covid-19.
In questi mesi c’è stato un susseguirsi di richieste, lettere inviate al sindaco, alla regione e al prefetto da parte dei consiglieri Bastianino Monti, Cosetta Sanna, Salvatore Niolu e Vincenzo Ligios per chiedere la convocazione della massima assise comunale senza successo fino all’intimazione da parte della regione stessa 70 giorni dopo.