Non sono ancora chiare le idee sulla prossima stagione turistica in Sardegna. Si aspettano le nuove direttive del governo e dalla regione per capire bene il da farsi. Per adesso ci si confronta per mettere in campo idee e proposte in vista di un’eventuale riprese. Tante le località turistiche che rischiano di vedere compromessa l’attività, tra cui quella di Torre Grande a Oristano. L’obiettivo, da parte degli operatori turistici, è quello di ripartire, ma con al certezza di avere regole chiare. Ieri rappresentanti della categoria, insieme ai quelli di Confcommercio, Confartigianato, Confapi, Legacoop e pro loco hanno avuto un incontro con gli assessori del comune di Oristano, Massimiliano Snna, turismo, Maria Bonaria Zedda, attività produttive, e Gianfranco Licheri, ambiente.
«I problemi ci sono e sono tanti – è stato ribadito –, ma questa può essere un’occasione per reinventare la nostra offerta turistica, ricalibrare l’utilizzo degli spazi pubblici. Sfruttiamo questo momento di difficoltà per tornare più forti e competitivi domani».
La preoccupazione degli operatori di quella di un calo delle presenza e sul rispetto delle regole, non solo per quanto riguarda il distanziamento sociale, ma anche per l’ingresso in bar, ristoranti, pizzerie, alberghi, campeggi e nella spiaggia. «Al momento vige il divieto regionale dell’accesso agli arenili – ha sottolineato l’Assessore Sanna -. Ma stiamo lavorando per capire come procedere nel futuro. Tra le ipotesi c’è l’utilizzo di una App che consentirebbe di monitorare e regolare il numero degli accessi, ma anche un kit per la delimitazione degli spazi. Mancano ancora le indicazioni, ma stiamo ragionando su possibili soluzioni per farci trovare pronti quando si ripartirà definitivamente. Tra queste si sta valutando l’opportunità di assegnare maggiori spazi ai pubblici esercizi per consentire di ovviare alle limitazioni dovute al rispetto delle distanze».
L’esponente della giunta Lutzu ha anche ricordato il confronto avviato, nei giorni scorsi, dai comuni turistici, per predisporre una piattaforma da presentare alla regione e che riguarda i protocolli di sicurezza, i trasporti pubblici e le risorse per il sostegno ai comuni e alle attività produttive. Non è mancato anche un accenno alle manifestazioni: «tanti gli spettacoli a rischio e tra questi anche la Sartigliedda», ha evidenziato il Presidente della Pro loco Gianni Ledda.