Combattere il crollo della natalità e lo spopolamento con incentivi destinati alle nuove famiglie. È questo l’appello lanciato da Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito democratico, che sollecita ancora una volta la giunta Solinas affinché si occupi concretamente del problema che attanaglia da troppo tempo la Sardegna.
La Sardegna nell’ultimo rapporto Istat è fanalino di coda a livello nazionale – 5,1 nati per mille abitanti – un declino che porterà inesorabilmente al completo spopolamento delle aree interne in meno di 50 anni. “L’isola è anche una delle regioni meno ‘motherfriendly’, cioè fra quelle che meno si impegnano a sostenere la maternità, come evidenziato dal rapporto di Save the Children che ogni anno include anche il cosiddetto ‘Indice delle Madri'”, sottolinea il consigliere regionale PD.
Nella maggior parte dei comuni sardi la popolazione residente continua a diminuire drasticamente. Soprattutto negli ultimi mesi dell’anno, quando si è particolarmente accentuata la variazione negativa delle nascite nell’Isola rispetto al 2019: a novembre il calo è del -8,2% e in quello di dicembre tocca addirittura il – 10,3%.
“Senza una vera strategia, la Sardegna sarà costretta a vivere tutte le tragiche conseguenze e i costi sociali di un drastico e preoccupante ridimensionamento demografico, associato all’insostenibile invecchiamento della popolazione. Ecco perché – spiega Roberto Deriu – la Giunta regionale non può più ignorare questo fondamentale problema ma deve accelerare l’iter di approvazione della nostra proposta di legge, al fine di ridurre gli effetti devastanti, sia a livello economico che sociale, provocati dal crollo della natalità e dallo spopolamento”.
La regione Sardegna nel frattempo attraverso un accordo con la provincia autonoma di Trento e la Trentino School of Management ha dato il via al Tour Family in Sardegna per sensibilizzare a politiche di benessere familiare e far aderire le municipalità isolane al Network dei Comuni Amici della Famiglia.
Il consigliere regionale del Pd nel 2017 aveva messo nero su bianco una proposta di legge per combattere lo spopolamento sull’Isola: “Si era partiti da uno studio approfondito sul calo demografico nei 283 comuni sardi su 377 in cui la popolazione residente continuava a diminuire. Da lì era nata la proposta per incentivare un equilibrato sviluppo sociale, economico e produttivo, promuovendo la formazione di nuove famiglie attraverso interventi a sostegno della natalità. La proposta di legge, sottoscritta dai consiglieri regionali di Pd, LeU e Progressisti – spiega Deriu – è stata ripresentata nell’attuale legislatura ma giace da mesi presso la commissione sanità presieduta da Domenico Gallus“.
Un testo di 7 articoli che si divide in “IncoraGiovani” e “AncoraGiovani”. Il primo prevede un contributo mensile di 700 euro per ciascun figlio per massimo sette anni, che decorreranno dal momento della presentazione della domanda. Poi, dal mese successivo alla scadenza del settimo anno, il 50 per cento del contributo dovrà essere restituito senza interessi in 360 rate. Nel caso in cui, invece, il reddito della famiglia non permetta la restituzione del contributo, lo stesso non dovrà essere restituito. Il secondo intervento prevede invece l’esenzione totale dalle imposte regionali per un periodo non inferiore ai sette anni. Nella proposta di legge è indicata anche quali dovranno essere i criteri per scegliere le famiglie destinatarie dei contributi. Ad esempio la somma dell’età dei genitori e dei figli (minori e non) non dovrà superare i 55 anni per l’intervento “Incoragiovani”. “Se il padre ha 30 anni e la moglie 25 e il figlio 2 anni potranno godere del sostegno per sette anni”, spiega Deriu.
Il requisito essenziale, oltre all’età, è la residenza: i nuclei familiari devono risiedere nei comuni da almeno tre anni. Le risorse, se non si ha un reddito, potranno essere spese come meglio si crede. “Se si possiede già uno stipendio – aggiunge il consigliere dem – i soldi dovranno essere utilizzati per assumere una persona a collaborare con la famiglia. Un modo per cercare di incrementare l’occupazione in questi paesi dove l’economia è in fortissima crisi”.
L’iniziativa “AncoraGiovani”, invece, prevede che le coppie la cui età sommata a quella dei figli dà come risultato un numero tra 55 e 75 potranno avere un’esenzione totale delle imposte regionali e altre agevolazioni per alcune tariffe. “Anche in questo caso si dovrà abitare in uno dei comuni a rischio spopolamento – precisa l’esponente del Pd – in modo da incentivare chi resta a vivere nel piccolo paese”.
Non si tratta dunque di un semplice reddito alla maternità, ma di “un incentivo a poter studiare mentre si hanno dei figli da giovani”.
“Il nostro obiettivo – conclude Deriu – è quello di combattere lo spopolamento, la decrescita demografica e l’invecchiamento delle famiglie in modo radicale, strategico e durevole, cercando di dare anche importanti stimoli al tessuto economico produttivo della nostra Isola. Mi auguro che la giunta regionale non continui ad ignorare questo grave problema”.