Il Liceo Classico – Linguistico Manno di Alghero questo pomeriggio ha incontrato Roberto Saviano, per parlare con lui del suo ultimo libro: “Gridalo”.
Un’iniziativa partita dalle insegnanti del liceo, che hanno deciso di coinvolgere tutti i ragazzi, non badando ad eccezioni legate all’età: ad ogni ragazzo del liceo è stata proposta la lettura di “Gridalo”, l’ultimo libro di Roberto Saviano.
Nel pomeriggio, i ragazzi, insieme ad altri giovani del Liceo Vailati di Roma, hanno discusso a tu per tu con l’autore riguardo al libro, esprimendo pareri, opinioni, giudizi e riflessioni, interagendo con Saviano, che a sua volta ascoltava e dialogava con gli studenti.
Un’esperienza particolare, ma sicuramente interessante e da ricordare per gli studenti.
La scelta di dare la possibilità a tutti gli alunni, perciò non solo triennio, ma anche biennio, di leggere il libro è ammirevole, perché dimostra la fiducia che gli insegnanti ripongono nei propri studenti, sicuri che siano in grado di leggere un romanzo della portata di “Gridalo”, nonostante l’età.
Ma “Gridalo”, di cosa parla in particolare?
Un uomo si ferma di fronte alla scuola che ha frequentato a sedici anni e vede uscire il ragazzo che è stato, quello che ancora ha un futuro tutto da immaginare. L’uomo sa che quel ragazzo è solo, e il suo cammino non sarà facile. Vorrebbe poterlo aiutare, ma non gli è concesso. Può però radunare intorno a lui dei compagni di viaggio che lo guidino, che lo facciano sentire meno solo, perché i nostri destini individuali compongono, insieme, l’unica grande avventura della storia umana. Ipazia, Giordano Bruno, Anna Achmatova, Robert Capa, Jean Seberg, Martin Luther King, Francesca Cabrini sono solo alcuni di questi compagni, ma ci sono anche personaggi sorprendenti come Hulk Hogan, Joseph Goebbels, George Floyd, due giovani italiani costretti a emigrare… Donne e uomini le cui storie – a saperle leggere con l’accanimento del reporter d’inchiesta, con la visione potente dello scrittore – rivelano dinamiche nascoste, pericolose, e pongono domande ineludibili. La competizione feroce, la sensazione di essere ridotti a consumatori manipolati dagli algoritmi, una propaganda bugiarda e invasiva: davvero questo è il solo mondo possibile? E perché quando qualcuno alza la voce per ottenere giustizia c’è sempre chi insinua che lo faccia per tornaconto personale, chi lo mette in ridicolo mostrandone le contraddizioni? No: non occorre essere santi per lottare. Le contraddizioni, le debolezze non ci fermano come non hanno fermato le donne e gli uomini che popolano queste pagine. Questo libro è una mappa fatta di storie, che non vogliono insegnarci niente, tanto meno a non sbagliare. Ma una cosa la pretendono: aprirci gli occhi. Al ragazzo fuori da scuola, a tutti i ragazzi vogliono raccontare come le loro madri, i loro padri, i loro fratelli maggiori sono caduti e si sono rialzati. Agli adulti vogliono ancora scaldare il sangue, restituire la voglia d’indignarsi, di ritrovare la rabbia giovane: questa la trama del libro proposto ai ragazzi.
Una lettura avvincente, sicuramente diversa dal solito, che ha portato i ragazzi a riflettere su vite di personaggi, recenti e meno recenti, fatti, storie e vicende che hanno mille significati.
Saviano nel libro cerca di essere una bussola, una guida per il lettore, spera di aiutarlo nelle scelte che farà nella vita. Questo lo scopo principale di “Gridalo”: indicare una via, guidare.
Un libro di difficile lettura, sicuramente, che gli studenti hanno saputo affrontare aiutati dai loro docenti.
Il Manno attualmente è l’unico liceo isolano ad aver accolto la proposta di Saviano, sulla lettura del suo nuovo libro.