Il consiglio comunale di Quartu Sant’Elena ha approvato, all’unanimità, alla rinegoziazione dei mutui concessi dalla Cassa di Depositi e Prestiti. Due le soluzioni che sono state proposte: la prima puntava a liberare risorse nell’immediato, in modo da ridurre il numero delle rate, mentre l’altra avrebbe dato modo al differimento delle stesse, mantenendole costanti, in modo tale da non pesare in maniera rilevante sulle generazioni future.
«Entrambe le opzioni avrebbero garantito vantaggi alla cittadinanza e per questo ho deciso di astenermi – ha dichiarato il sindaco Stefano Delunas -. Il Consiglio Comunale è sovrano. Per una scelta che interessa il presente e anche il futuro di Quartu, ho apprezzato l’approfondita e cospicua discussione dell’aula. Da parte mia, anche in considerazione dell’ormai pochissimo tempo che intercorre sino al termine della Consiliatura e quindi del mio mandato, ho valutato corretto mettere il Consiglio nelle condizioni di scegliere quale fosse la soluzione più giusta per il bene della città».
«Per questo non c’è stata una riunione di maggioranza preventiva – ha aggiunto -. Nel pieno rispetto della democrazia, in virtù dell’importanza dell’argomento trattato, ogni Consigliere ha votato in base alla propria idea. E come è normale che sia anche all’interno della maggioranza ci sono stati pareri diversi sull’opzione da privilegiare. Ma era importante che tutto il Consiglio si prendesse l’onore-onere, la responsabilità, di prendere posizione su una questione che interesserà i quartesi per i prossimi 23 anni, ovvero sino alla scadenza dei prestiti rimodulati».
«Il dibattito scaturito è la controprova della correttezza della mia scelta – ha concluso il primo cittadino -. Non c’è stato infatti nessun voto contrario alla delibera, ma solo alcune astensioni, volte ad agevolare la decisione della maggioranza degli amministratori pubblici. Tali astensioni non erano di certo in contrasto con il pensiero unanime di rendere fattibile la rimodulazione, ma intendevano semplicemente far emergere i pareri contrastanti sul modus operandi più opportuno per un futuro prossimo indubbiamente complicato. I vantaggi della delibera e quindi le scelte in merito all’utilizzo di queste maggiori risorse a disposizione saranno in ogni caso prerogativa del Sindaco che mi succederà e che sarà eletto in occasione delle ormai imminenti elezioni amministrative».