Quella di lunedì 19 dovrebbe essere l’udienza che stabilirà finalmente la pena a carico di Marcello Tilloca, femminicida di Michela Fiori, da lui barbaramente uccisa nel dicembre 2018 nella loro casa di Alghero. La detenzione di 30 anni, il massimo della pena prevista, è già stata richiesta nell’udienza del 5 ottobre, dopo il rigetto della Corte della perizia della difesa, nel corso dell’arringa del Procuratore Generale, Stefano Fiori e quella dell’avvocata Gavinuccia Arca, legale della RdD, parte civile nel processo. Lunedì si procederà con le arringhe delle altre parti civili e della difesa. L’auspicio è che, con sentenza definitiva, vengano confermati i 30 anni di detenzione al femminicida che ha tolto mostruosamente la vita a Michela e ha segnato per sempre la vita dei due figli. Il procedimento penale d’appello giunge finalmente al termine. Sono stati mesi strazianti per i familiari della vittima, di un rinnovarsi udienza dopo udienza del dolore che portano dentro e di cui difficilmente si libereranno. La Rete delle Donne anche questa volta si stringe ai familiari in un abbraccio di solidarietà e di affetto in attesa della sentenza definitiva: un sit-in silenzioso, a cui aderiscono anche tutte le altre associazioni femminili dell’isola, si svolgerà nel piazzale antistante il Palazzo della Corte d’Appello di Sassari, in via Budapest, 34 alle ore 09.00. A causa dell’emergenza sanitaria dovuta al diffondersi del Covid19, la RdD invita tutte le persone che vorranno partecipare al sit-in, di rispettare il distanziamento fisico e di indossare la mascherina di protezione.
Processo d’appello per femminicidio. Sit-in della RdD per Michela Fiori
