Il Corpo Forestale di Sassari, nella giornata di ieri, ha scovato un maxi raduno di negazionisti dove si potevano contare circa 130 persone, tutte in assembramento e prive di mascherina. Luogo del misfatto una campagna di Palmadula, frazione del Comune di Sassari.
A dare la notizia l’Ansa. Gli uomini dell’Ispettorato sono stati informati della presenza, nelle campagne della Nurra, di un’ affollata adunanza. Al loro arrivo gli agenti si sono trovati di fronte una schiera di auto e caravan e un ingente numero di persone che festeggiavano e banchettavano allegramente ignorando qualunque regola anticovid. Un bel quadro di vita conviviale se non fosse che la Sardegna è in piena crisi pandemica.
I presenti, provenienti da diverse parti dell’Isola, in gran parte si sono rifiutati di fornire le proprie generalità, esibendo talvolta documenti d’identità fai da te. Alcuni hanno dichiarato di essere “cittadini del regno sovrano di Gaia” o appartenenti alla “Repubblica de Sardinia” e in quanto tali, liberi e sovrani, non appartenenti allo Stato italiano e di conseguenza liberi anche di non riconoscerne le leggi, comprese le norme di divieto imposte in materia di Covid. Hanno anche dichiarato di non indossare la mascherina perché il virus non è altro che una invenzione delle grandi multinazionali della farmaceutica.
“Quello che abbiamo rinvenuto non era il semplice spuntino fra quattro amici ma un numerosissimo e pericoloso assembramento di persone, oltre un centinaio, compresi tanti bambini, in totale dispregio delle norme anti Covid. Persone incoscienti e tutte riottose a ridurre i rischi di contagiarsi e contagiare anche gli altri, compresi i colleghi Forestali intervenuti per fare il loro lavoro – spiegano il comandante dell’Ispettorato Forestale di Sassari, Giancarlo Muntoni, e il responsabile del settore della vigilanza, commissario capo Antonio Sanna. Sono al vaglio le posizioni di alcuni convenuti, nei confronti dei quali potrebbe configurarsi un’ipotesi più grave quale quella prevista dall’articolo 452 del codice penale: delitti colposi contro la salute pubblica, che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica”.
Complessivamente, sono state identificate 63 persone, controllati circa 70 veicoli, contestate 63 violazioni alle norme anti Covid.
Per sgomberare il campo e separare l’allegra comitiva il Corpo forestale ha chiesto l’ausilio di 30 unità giunte da tutte le stazioni del circondario.