Chiusa quattro giorni fa perchè non ha superato le verifiche tecniche per la valutazione e la classificazione del rischio sismico, per la scuola secondaria Grazia Deledda oggi è tempo di organizzazione della didattica e per l’amministrazione comunale di Oristano è tempo di strutturare in un percorso a tre tappe la corretta fruizione dell’anno scolastico per gli studenti.
Per ovviare alla chiusura della scuola, evento improvviso e inaspettato, da subito è stata operativa la didattica a distanza, così come disposto dalla dirigenza dell’Istituto comprensivo numero 3. Entro qualche settimana invece sarà disponibile una sistemazione provvisoria nelle aule rese disponibili presso altri edifici scolastici cittadini e nel medio periodo una sistemazione stabile in un altro locale.
Un’ipotesi è quella dell’Istituto Frassinetti, edificio di proprietà della Provincia che sorge nel quartiere del Sacro Cuore a poche centinaia di metri dalla Grazia Deledda, ma di cui è necessario verificare le condizioni. Su queste tre soluzioni si sono confrontati stamattina il Sindaco Andrea Lutzu, l’Assessore alla Pubblica istruzione Massimiliano Sanna, la dirigente scolastica Pasqualina Saba e una rappresentanza del Consiglio d’Istituto.
In attesa che si concluda la consultazione pubblica con i genitori degli alunni sulle modalità di prosecuzione dell’anno scolastico (doppi turni nella scuola primaria di via Amsicora, trasferimento nella scuola a Silì, divisione delle classi nelle scuole di via Solferino e via Marconi), Comune, dirigenza scolastica e rappresentanti di docenti e genitori stanno comunque valutando ogni soluzione.
“Il nostro obiettivo principale sono gli interessi e i diritti dei bambini – spiegano il sindaco Lutzu e l’assessore Sanna -. Dobbiamo mettere la dirigenza scolastica nelle condizioni di assicurare la continuità didattica. Per questo provvisoriamente, ma per il minor tempo possibile, si proseguirà con la didattica a distanza. Nel giro di qualche settimana vogliamo far riprendere le lezioni in presenza attraverso una delle soluzioni in campo. La soluzione più probabile è la sistemazione nelle aule disponibili nelle scuole di via Solferino e via Marconi”.
“Il Sacro Cuore ha diritto ad avere una sua scuola e compiremo ogni sforzo per dare una casa agli studenti di questo storico quartiere: l’Istituto Frassinetti potrebbe essere una soluzione, ma non dobbiamo illudere nessuno – ammoniscono il Sindaco Lutzu e l’Assessore Sanna -. Occorre verificare le condizioni dell’edificio e per questo motivo abbiamo già preso contatti con l’Amministratore straordinario della Provincia per un sopralluogo per capire la percorribilità di questa strada”.