Nel 1881 a inaugurare quello che sarebbe diventato il simbolo della città, della Sardegna, c’era tutta la città. Oggi, per ricordare la giornata nella quale Oristano accolse la statua dedicata a Eleonora d’Arborea, Covid c’erano pochi intimi (causa Covid), ma idealmente tutta la città ha partecipato alle celebrazioni per i 140 anni del monumento.
Una cerimonia nella Sala degli Evangelisti a Palazzo degli Scolopi e la posa di una corona di fiori ai piedi del monumento ha concluso un mese dedicato alla Giudicessa d’Arborea.
Tante le manifestazioni per questo appuntamento, tutte trasmesse in streaming. Voluti dalla Giunta Lutzu, gli eventi programmati dall’Assessorato alla Cultura e dalla Fondazione Oristano, sono iniziati con la mostra itinerante “OMAGGIO A ELEONORA” e l’affissione per le vie cittadine di immagini e disegni, storiche e recenti, del monumento a Eleonora d’Arborea. Contemporaneamente spazio alle immagini originali della statua su un gruppo dedicato su Facebook e i disegni degli studenti delle scuole oristanesi. A seguire la presentazione libro “Il monumento ad Eleonora d’Arborea” di Luigi Piredda e all’Antiquarium Arborense l’apertura della mostra documentaria “Il monumento ad Eleonora d’Arborea” e l’incontro sul tema “Eleonora d’Arborea. Non è detta l’ultima parola” con Bianca Pitzorno.
Oggi il clou delle celebrazioni (trasmesse sul canale youtube di Museooristano) nella sede istituzionale più importante della città, la sala dove si riunisce il Consiglio comunale, la cerimonia moderata da Francesco Obino e intervallata dai contributi di Gianfilippo Uda, Annalisa Torchia, dei Cantori di Eleonora e del coro Sa Pintadera, ma anche dall’attivazione di un ufficio postale con annullo speciale celebrativo.
Ad aprire la cerimonia il Sindaco Andrea Lutzu: “Il 140° Anniversario della posa del
Monumento riassume in modo formidabile la storia, l’identità e il sentire della città. Le celebrazioni, inevitabilmente ridotte e contingentate causa Covid, suggellano simbolicamente, con gioiosa sobrietà, rigore storico e sincero riguardo, la memoria incarnata da Eleonora d’Arborea, nell’anniversario di un evento memorabile. Un evento che ha connotato una volta per sempre, nel 1881, la Città e la piazza che accomuna noi tutti. La passione, che allora contraddistinse quanti vollero celebrare la Giudicessa, oggi è anche la nostra: non solo perché intravvediamo in queste giornate i segni di una ripresa lungamente attesa, ma soprattutto perché il sentimento di orgoglio – vissuto 140 anni or sono – ci incoraggia ad essere fieri di un memorabile passato”.
Ricordando l’opera di Eleonora, il Sindaco Lutzu ha citato la Carta de Logu: “A comprovare il suo talento giuridico e amministrativo è il Codice di leggi che ancora sorprende giuristi e studiosi, archivisti e scrittrici, per le peculiarità che lo caratterizzano. In Eleonora vive non solo la valorosa eroina, ma piuttosto quanto fece una personalità speciale come la sua. Fu al passo con i grandi pensatori d’Europa; attenta alle esigenze del suo popolo; sensibile ai diritti delle donne – e non solo degli uomini – della sua terra, capace di percepire la realtà e la politica con l’opportuna temerarietà, dentro e ben oltre i confini dell’isola e della sua
Corte”.