In salita la curva dei contagi a Olbia dove il numero dei positivi comunicati da ATS e Mater Hospital ha raggiunto quota 283.
Oltre ai nosocomi, in città esistono diversi studi privati che effettuano test covid. Sorge allora spontaneo chiedersi “dove sono i dati delle persone risultate positive dopo aver effettuato il test in queste strutture?”.
“I dati che forniscono questi laboratori non sono assolutamente veritieri –precisa il sindaco Nizzi – usano un sistema di processazione diverso da quello degli ospedali con un’attendibilità che si aggira intorno 30%”.
Nizzi in riferimento ai numeri dichiara: “Se facciamo un paragone con le altre città, Olbia, in base alla densità di popolazione, ha il più basso indice virale della Sardegna. Quello che più preoccupano sono gli ospedali che sono saturi – prosegue il sindaco – 64 il numero totale dei ricoverati, 34 al Mater e 30 al Giovanni Paolo II, la cui zona grigia è diventata a tutti gli effetti un ospedale covid. La sofferenza ospedaliera, oltre che per i posti letto, riguarda la mancanza di organico. Mancano sia medici che infermieri. Il personale è sottoposto a turni massacranti e all’ospedale pubblico c’è un solo anestesista rianimatore. Per quanto concerne l’ATS siamo in attesa della tanto agognata password che permetterà ai Sindaci di accedere al database con i dati dei tamponi” conclude Nizzi.