Appaiono ancora fumosi i dati sulla situazione epidemiologica nel Comune di Olbia. Nella conferenza stampa conclusasi poco fa, il Sindaco Settimo Nizzi parla ancora una volta di incongruenza tra dati reali e dati inviati da parte di Ats.
“L’ultimo bollettino ufficiale mandato da ATS – dichiara Nizzi – parla di 142 positivi e risale al 5 di ottobre. A questi si aggiungono 5 dipendenti comunali risultati positivi e non presenti nella lista e si sale a 147. Dalle verifiche effettuate con l’ausilio della polizia locale, 53 di questi si sono negativizzati da tempo e risultano ancora in quella lista, 31 non sono presenti all’indirizzo indicato nei documenti in nostro possesso, alcuni addirittura presentano indirizzo insufficiente per il loro tracciamento.
Sono tante le richieste da parte della cittadinanza – continua il Sindaco – affinchè io illustri una situazione più trasparente, ma nonostante io interloquisca sempre con gli organi preposti, le informazioni continuano ad essere lacunose. Da qui – prosegue – nascono due importanti problemi, primo quello del controllo e dell’eventuale assistenza dei positivi, secondo un problema di igiene pubblica perché non si riesce a fornire all’azienda preposta alla raccolta dei rifiuti informazioni corrette per la raccolta di quelli che dovrebbero essere rifiuti speciali”.
Il Sindaco parla anche della situazione nelle scuole. Ad oggi a Olbia risultano 5 le classi chiuse con alunni e insegnanti in quarantena. “Riguardo a questo – precisa Nizzi – ho cercato di mettermi in contatto con i dirigenti per avere una visione chiara sulla situazione scolastica. Alcuni Istituti hanno risposto in modo collaborativo, altri si sono nascosti dietro la legge sulla privacy”. È molto importante – conclude il Primo cittadino – per scongiurare chiusure che metterebbero in ginocchio l’economia locale, fortemente provata dal primo lockdown, che si rispettino le regole: mascherina, distanza e sanificazione continua delle mani. Non sono così importanti i numeri per i comuni cittadini, ma le norme di comportamento. Ognuno deve essere vigile di se stesso prima che degli altri.”